Last Trip di Gabriele Pellerone
Arte
centro storico, Reggio Calabria, RC, 89125, Italia
21/03/2019 - 21/04/2019
Al risveglio del prossimo 21 marzo 2019 i cittadini di Reggio Calabria troveranno una nuova scultura in Piazza Italia, davanti a Palazzo San Giorgio, sede dell'Amministrazione Comunale.
Si tratta di Last Trip, opera dell'artista Gabriele Pellerone (Reggio Calabria, 1993) che, con il patrocinio del Comune di Reggio Calabria, si schiera pubblicamente in favore della Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale promossa dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Last Trip (ultimo viaggio) è un'opera di denuncia del giovane tattoo artist che vuole portare ancora una volta l'attenzione non solo sui problemi sociali della città, ma sulla delicata questione che riguarda da vicino tutta l'Italia e il mondo intero: la dilagante discriminazione razziale che colpisce ogni giorno individui nati per essere liberi, con uguali diritti alla vita, alla dignità, alla giustizia, in un clima di intolleranza ed esclusione che mina la stabilità e la sicurezza di tutta la collettività globale.
Gli abitanti di Reggio Calabria potranno osservare e dialogare con la scultura per un intero mese, così che possa essere proficuo di riflessioni e amplificare un sentimento umanitario dichiaratamente in contrasto con il tacito sopruso che va in scena ogni giorno, sotto il nostro sguardo a volte assente e a volte complice, per fare della lotta contro il razzismo una questione di priorità.
In un'estetica cruda che si avvicina molto allo stile di protesta tipico dei writer di strada, l'opera mostra braccia e gambe, realizzate dall'artista in gomma siliconica e tatuate con messaggi di speranza e libertà, emergere da un cassonetto contrassegnato come “rifiuti speciali”: quelli che nessuno vorrebbe avere sotto gli occhi, ma che vengono continuamente “rifiutati”, con diversi gradi di tragicità.
La cifra stilistica di Pellerone si presenta qui in funzione della necessità di mostrare semplicemente lo stato attuale dei fatti nei confronti dei migranti, che lasciano la propria casa mossi da necessità esistenziali, nella convinzione tristemente disattesa di poter trovare il futuro che spetta loro di diritto, carichi di fiducia, dignità, umanità, alla ricerca della vita.
L'opera resterà installata in Piazza Italia dal 21 marzo fino a domenica 24 marzo 2019, quando verrà trasferita nella nota piazza dell'Arena dello Stretto, per poi proseguire in un percorso itinerante a sorpresa in altre sedi cittadine, nell'intento di raggiungere e scuotere il maggior numero di coscienze.