Le donne di Dante: la via del cambiamento
Arte
Viale Brianza, 1, Monza, MB, 20900, Italia
03/07/2021 - 19/09/2021
Cleopatra, Medea, Francesca da Rimini, Didone, Eva, Beatrice sono alcune delle figure femminili della Divina Commedia, dipinte da Micozzi con tratti rapidi e colori dal bianco e nero ai rossi accesi, a richiamare l’attualità dell’insegnamento di Dante, di cui quest’anno cade il settecentenario della morte. L’importanza di capire l’errore per giungere alla “redenzione” del cambiamento.
L’Inferno dantesco – traduce in pittura l’artista milanese d’adozione, Micozzi - è eternità senza mutamento poiché nel male non c’è vita che possa mutare. Nel Purgatorio il viaggio dantesco procede con la bramosia della redenzione e una sorte di dolore, perché “la carne e la mente sentono ancora l’errore che hanno accolto”. Mentre nel Paradiso il viaggio entra nella perfezione dell’interezza e vede “le differenze vivere dell’amore”.
Le donne raffigurate in rassegna - donne del mito e della letteratura come la regina di Cartagine Didone, la tessitrice Aracne, la prostituta Taide, o della storia come Aspasia, la concubina di Pericle, Costanza d'Altavilla, madre di Federico II di Svevia - sono lì a portare il senso e le angosce di una cultura millenaria divisiva, forgiata dal patriarcato, che chiede di essere cambiata, e che siano riscoperte le relazioni fra le differenze, l’incontro tra uomo e donna, tra umanità e natura.
“Conoscere l'errore - afferma l’artista - libera, socraticamente, dai tormenti della colpa. Così dalla conoscenza dell’errore, dal travaglio del pentimento, dallo struggimento dell’attesa nasce il viaggio di Dante. Così il viaggio di ognuno. E il cambiamento di un'intera cultura”.
Quasi una trentina le opere in rassegna, sono grandi dipinti in tecnica acrilica su tela libera non intelaiata, ricavata da lenzuola, “antico rifugio simbolico di protezione” vissuto nel lockdown per il Covid-19. Rapido, quasi spatolato, anche il tratto, che ha risentito del clima di tensione e sconcerto. I lavori sono sia esposti a parete, sia messi sotto forma di installazione o a tappeto.