L’ordine del tempo – Francesco Arena

Arte, Altro

FANS – Fondazione per l’arte e le neuroscienze, Via Thaon de Revel, 25, Maglie, LE, 73024, Italia
18/05/2024 - 14/06/2024

Per il ciclo Serate di arte e neuroscienze alla decima edizione la Fondazione per l’Arte e le Neuroscienze di Francesco Sticchi a Maglie, in provincia di Lecce, presenta una conferenza e mostra d’arte contemporanea intitolate “L’ordine del tempo”: protagoniste le opere dell’artista Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, 1978). La prima conferenza e l’inaugurazione della mostra si terranno sabato 18 maggio dalle ore 19.00 in via Thaon de Revel 25, a Maglie.
Nella volontà di allineare cultura neuroscientifica e umanistica, Francesco Sticchi, medico e collezionista d’arte, propone studi e riflessioni in dialogo interdisciplinare sulla creatività, dando spazio ai linguaggi espressivi artistici: l’intento è di stimolare l’interesse per la conoscenza della mente umana in relazione al corpo e all’ambiente attraverso le opere.
In omaggio al titolo del saggio del fisico Carlo Rovelli (L’ordine del tempo, Adelphi, 2017), il nodo tematico di questo nuovo appuntamento è il cervello come macchina del tempo, e la conferenza verterà sul funzionamento cerebrale in rapporto alla percezione temporale e alla memoria. In mostra una selezione di opere di Arena, la cui ricerca da anni è incentrata sul rapporto dell’uomo col tempo e di come questo condizioni gli spazi nei quali viviamo. Interessato alla memoria collettiva degli ultimi decenni, in particolare nazionale, l’artista vi intreccia la sua storia personale. Le sue opere sono spesso la traduzione di formule e numeri legati ai fatti storici o privati da cui parte. Attraverso sculture e installazioni, realizzate con materiali tradizionali quali il marmo, l’ardesia o il bronzo, così come costituite dall’assemblaggio di oggetti prelevati dalla vita quotidiana, riflette sul valore del tempo trascorso e inglobando anche il tempo dello spettatore, di chi osserva in quel momento, in quanto “l’opera è un tempo aperto, che a volte si ripiega su sé stesso come un foglio”.