Luminous phenomena: il secondo volume dedicato ad Aleksey D’Havlcyon

Fotografia

Via Dante Alighieri 29/31, Rimini, RN, 47921, Italia
21/12/2020 - 31/12/2019

“Luminous phenomena”, la collana NFC Edizioni dedicata alla fotografia internazionale, si arricchisce di un nuovo volume dedicato ad Aleksey D’Havlcyon, allieva e musa del maestro Lucien Clergue. Il libro è corredato dal testo critico di Valerio Dehò e da alcuni pensieri di Lucien Clergue tratti dalla corrispondenza privata con la giovane fotografa, nata in Provenza nel 1993.
Le opere di Aleksey D’Havlcyon sono in prevalenza autoritratti, nei quali è talvolta accompagnata dal fratello, dagli amici, dagli amanti e dalle amanti, o da sconosciuti incrociati per strada.
«Quando Aleksey propone se stessa come misura e punctum dell’immagine – si legge nel testo di Valerio Dehò – concentra una forza che proviene non certo da regole visive o fotografiche, ma da una scelta etica oltre che estetica. Il “suo” corpo è diverso dagli altri. È una posizione copernicana, attorno gravitano gli astri, i paesaggi, i luoghi o altre persone».
«Abbiamo deciso di dar spazio e voce ad un’artista non ancora trentenne – spiegano Amedeo Bartolini, fondatore di NFC edizioni, e Guya Bacciocchi, direttrice della collana – perché crediamo che la sua ricerca dimostri, nonostante la giovane età, grande maturità e coerenza. Aleksey D’Havlcyon è una fotografa di cui sentiremo certamente parlare, capace di affrontare, con ironia e freschezza, temi importanti come il femminismo, la lotta di genere e la sessualità. I suoi scatti, ci hanno colpito per la loro forza e, allo stesso tempo, per la grande delicatezza, che sembra alludere ad una bellezza d’altri tempi. Il nostro primo incontro risale ad “Aemilia Artquake”, un evento di raccolta opere d’arte e fondi a sostegno delle popolazioni dell’Emilia, colpite dal sisma del 2012. Grazie all’amico comune Giancarlo Fabbi, fotografo, gallerista e, in questo caso, anche coordinatore editoriale della pubblicazione, Aleksey ci ha donato un suo scatto ed è salita sul primo volo da Parigi per partecipare all’apertura della mostra. Da quel momento non l’abbiamo più persa di vista, seguendo il suo percorso di crescita artistica».
Aleksey D’Havlcyon manifesta prestissimo l’interesse per la fotografia. A soli 19 anni espone le sue opere a “Les Rencontres de la Photographie” di Arles, dove viene notata da Lucien Clergue, di cui diventa l’ultima musa. Presso il maestro e i suoi assistenti, impara la stampa ai sali d’argento. Quando Lucien Clergue muore, Aleksey ritorna in Spagna, dove tuttora vive, esponendo in tutto il mondo. Le sue fotografie sono presenti in collezioni private e raccolte museali.
Ispirata a “The Pencil of Nature” di William Henry Fox Talbot (il primo libro illustrato da fotografie che sia mai stato commercializzato), la collana “Luminous phenomena” si compone di volumi di piccolo formato, prodotti in basse tirature con materiali e lavorazioni di pregio.
A cadenza bimestrale viene pubblicato un nuovo libro che indaga il rapporto tra essere umano e corpo, tra corpo e spazio circostante, attraverso lo sguardo di fotografi affermati e giovani promesse. Ogni pubblicazione è tradotta in tre lingue – italiano, francese, inglese – per consentirne un’ampia distribuzione. Ne sono disponibili due versioni: Light e Deluxe, la prima in tiratura di 200 copie numerate, la seconda in tiratura di 100 copie firmate e numerate con una fotografia in edizione limitata.
I volumi della collana “Luminous phenomena”, nella versione Light (Vol. 2 Aleksey D’Havlcyon – LE – ISBN 97 888 6726 252 6), sono promossi da Goodfellas e distribuiti da Messaggerie Libri SPA in tutte le librerie e nei bookstore museali. La versione Deluxe (Vol. 2 Aleksey D’Havlcyon – DE – ISBN 97 888 6726 253 3) è disponibile presso l’editore e in fiere ed eventi di settore. È possibile inoltre acquistare e abbonarsi alla collana dal sito www.nfcedizioni.com.
Della stessa collana è disponibile il primo volume, dedicato a Tarin, con testi in catalogo di Nathalie Leleu e Denis Curti. A metà gennaio uscirà il terzo volume, dedicato a Giulia Agostini, con testi di Angela Madesani, Filippo Brunamonti e Bruce Checefsky.