mostra d’arte contemporanea

Arte, Fotografia

via Sinistra Canale Molinetto 139/b, 300, Ravenna, Ra, 48122, Italia
10/06/2019 - 03/07/2019

Barbara Stamegna, pittrice, e Bruno Paolo Benedetti, fotografo, hanno dato vita nel 2018 a un nuovo progetto artistico che consiste nel fondere le loro due arti in un’unica e innovativa produzione artistica che hanno nominato “PP Art”.
La Fusione di Pittura e Fotografia è il risultato di un’elaborazione di fotografie di dipinti e fotografie di arte digitale da foto. Il risultato sono opere artistiche di elevato impatto visivo, dove la fusione delle due arti visive crea nuove immagini vivide dove i colori e le forme sono mescolati in una innovativa e unica forma. Le forme che ne scaturiscono sono fluide e fluttuanti con linee dritte o curve, cerchi e forme concentriche, chiaroscuri dai colori vividi con allusioni a facce umane o figure rappresentati con colori brillanti o tenui. Le immagini di PP Art offrono allo spettatore spunti di riflessione per la sua immaginazione e ricerca interiore, accompagnandolo in un mondo eterico fatto di sensazioni, emozioni e sentimenti, che fanno scaturire domande e immagini profonde di forte ispirazione religiosa.

Barbara Stamegna nasce a Roma nel 1971 e sin dall’infanzia manifesta una spiccata predisposizione per l’arte, in particolare per il disegno. Ma è solamente a partire dal 1991 che riesce a realizzare il suo grande sogno e a dedicarsi all’attività artistica con grande passione ottenendo riconoscimenti degni di nota. Per l’alta professionalità raggiunta in campo artistico, riceve nel 2002 la Nomina Onorifica di Presidente Provinciale di Latina da parte dell’Accademia Italiana “Gli Etruschi” di Vada (Livorno) e, nel 2003, la Nomina di Presidente e Delegata per la Provincia di Latina da parte dell’Accademia Internazionale “Greci-Marino”, Accademia del Verbano.
Si segnala in numerose manifestazioni artistiche ottenendo, tra i vari riconoscimenti, il Premio “Coppa Pacis” a Firenze, il Premio Internazionale Portogallo 2001 (Città di Lisbona), il Premio Milanart 2002, il Premio d’Onore “L’Aquila della Libertà” a Firenze, a Livorno il Premio d’Arte Moderna di Belle Arti “Il Nodo d’Italia”, a Vercelli il Premio Nazionale Valori Universali dell’Umanità, a Castrocaro Terme si aggiudica il prestigioso Premio Oscar per le Arti Visive, il Gran Premio “Italia 2003” a Reggio Emilia, a Grosseto il Gran Premio “Terra d’Etruria”, il Premio Europa Art Mediolanum a Milano.
Ha esposto in prestigiose mostre collettive e personali in Italia e all’estero, tra cui all’Artexpo New York 2003.
Sue opere sono esposte presso la sede comunale di Cranston (R.I.-USA) in collezioni private in Los Angeles (CA.- USA) e in Italia, nonché nel Museo Nazionale “Gli Etruschi” di Livorno. Della sua pittura, nonché dei vari premi da lei ottenuti, hanno scritto giornali quali: Il Messaggero, Il Tempo, Arte Mondadori, Il Resto del Carlino, Corriere Adriatico, Voce Misena, Il Tirreno, Latina Oggi, Il Corriere Laziale, L’Inchiesta, Corriere del Sud Lazio, Gaeta Bay Gazette, Il Resto, Accademia, Confronto, Golfosport.

Bruno Paolo Benedetti, nato a Pasturo (Lc) nel 1954 ha sviluppato il progetto di Arte Digitale da Foto, termine che sta a indicare in modo esplicito che il punto di partenza dell’opera d’arte è una fotografia e non un programma di computer.
La fotografia può essere scattata con fotocamera digitale o anche analogica tradizionale. Nel caso dello scatto con fotocamera digitale si ha già il file da elaborare al computer. Quando invece si tratta di fotografie scattate in bianco e nero, con fotocamera analogica tradizionale, si procede prima allo sviluppo della pellicola negativa per poi scansirla e farne un file in grado di essere poi elaborato al computer.Questa elaborazione avviene su tutta o su una sola parte della fotografia. Nella maggior parte dei casi sono proprio quei particolari che sfuggono al nostro sguardo, che vengono catturati con la macro fotografia a essere ingranditi ed elaborati, per costituire l’oggetto dell’opera finale. La produzione artistica di Bruno Paolo Benedetti si sviluppa essenzialmente in:
Fotografia astratta non oggettiva: le fotografie sono elaborate in sagome che non hanno forme oggettivamente identificabili, ma sono fluide,fluttuanti,fatte da luci,colori,riflessi, che lasciano spazio all’immaginazione dello spettatore. In questo caso può egli stesso diventare artista e scoprire in questi colori e luci che si trasformano forme ed immagini dettate dalla propria creatività e punto di vista.