Mostra pittura

Arte

via Petrarca 45, Arezzo, AR, 52100, Italia
01/09/2021 - 09/09/2021

"Il sogno umano"
Stelman (Stelio Manneschi 1927-1998) in mostra a Mantova.
Dall’11 al 24 settembre 2021 presso la Galleria M.A.D. in via Cavour 59, omaggio all’artista toscano scomparso alla fine del secolo scorso.
Inaugurazione l'11 alle 18.
Un “artista visionario”, un precursore, che ha preso spunto dal linguaggio dei media rielaborandolo e ricomponendolo, offrendogli una nuova dignità estetica e concettuale, proiettandosi ben oltre l’orizzonte del ‘900.
Una pittura fortemente innovativa, con richiami alle principali correnti espressive del '900, ed al tempo stesso dotata di una prepotente autonoma carica creativa ed immaginativa. Della sua opera scriveva lo stesso artista, all'inizio degli anni ottanta, negli appunti conservati nell'archivio dell'Associazione Stelmanart: "Il dato di fondo con cui occorre misurarsi nel nostro tempo sono i mass-media, l’uso e l’effetto delle immagini, in senso lato. Per il mio operare questo confronto ha comportato la primaria esigenza di negare i messaggi che le immagini nei mass-media contengono e, così liberato, usarne il fondamentale patrimonio iconico, come sterminato materiale per un nuovo linguaggio, in un percorso di ri-creazione secondo strutture personali che il procedimento dell’automatismo surrealista ci ha tramandato".
Giorgio Di Genova parla di "originalissimo vedutismo in cui immaginazione e spezzoni di realtà, circostante e storica, si sposano in un fertile, quanto inevitabile horror vacui semanticamente fertilissimo e di grande attualità per una declinazione talmente originale da risultare unica nell’ambito della frantumazione del linguaggio che ha connotato l’arte del XX secolo" (da "Il vedutismo 'altro' di Stelman" in "Stelman", 2020, a cura di Giorgio di Genova, Gangemi editore, pag 15).
"Un procedimento che coinvolge d’urto la sfera percettiva dell’osservatore e
che non gli consente distrazioni di sorta, tanta è l’esuberanza della sua portata visiva" scriveva Giuliano Serafini presentando una personale dell'artista a Firenze nel 1982.
"La pittura di Stelman è la pittura del frammento, dell’immagine spezzata e ricomposta, dell’immagine della vita come riflessa in mille cocci di bottiglia, in cento rigagnoli di uno straripato fiume...L’artista ci fa percepire il senso della bellezza del creato proprio nel momento che, non nascondendosi la tragicità del vivere come vita frantumata, la ricompone nella idealità di una tavolozza che omologa e gestisce unitariamente il reale" (Mariano Apa, 1983).
"Nell’epoca della riproducibilità tecnica della trasgressione, tanto rigore filosofico è, di fatto, un’insostenibile provocazione" (Mario Rotta, «Terzo Occhio», a. XVI, n. 55, giugno 1990).

La mostra prende titolo da una delle opere più allusive alla frammentazione del linguaggio pittorico: “Il sogno umano” e percorre i tre decenni (anni ’70, anni ’80 e prima metà degli anni ’90) presentando capolavori provenienti da collezioni private.
L’ultimo omaggio, prima della pandemia, è avvenuto a Cortona nel settembre 2018, con l'esposizione presso le sale del MAEC di trenta dipinti dell'artista con il patrocinio della Regione Toscana; nel 2020 è stato pubblicato il volume monografico su Stelman a cura di Giorgio Di Genova per i tipi di Gangemi editore.
Una occasione per gli amanti dell’arte di confrontarsi - cimentarsi - con un artista ed uno stile “nuovo”.
Associazione “Stelmanart”