N0 80 giorni Art Residency Final Exhibition – Second Period

Arte

viale dello Scalo San Lorenzo 10, Roma, RM, 00185, Italia
12/12/2024 - 23/01/2024

N0 Art Group, in collaborazione con Accademia Italiana e San Lorenzo Art District, presenta le mostre personali di Federica Gonnelli (1981) e Carola Spina (1998), a cura di Matteo Peretti e Bianca Catalano, che concludono il secondo ciclo di residenze d’arte di N0 80 Giorni Art Residency, quest’anno alla sua prima edizione. Le opere in mostra sono il frutto del lavoro di ricerca e creazione condotto dalle due artiste durante il periodo di residenza.
Al centro del lavoro delle artiste in mostra vi sono i temi della trasformazione, della memoria, e dei confini fisici e semantici: nella mostra di Federica “La Città sul Fiume immobile” assumendo i connotati di un’indagine più ampiamente sociale sulla storia e l’identità topografica e culturale del quartiere di San Lorenzo; nell’ esposizione di Carola “Muscoli Impari” tali temi declinati in senso più strettamente individuale ed umano, tramite una ricerca incentrata sul concetto di fisicità e corporeità e il ribaltamento delle sue funzioni, in grado di generare nuovi significati. Nelle opere di entrambe è presente un’amara consapevolezza sulla continua necessità di creazione, spostamento, cambiamento, evoluzione e distruzione che caratterizza il genere umano, ma che non esclude la possibilità di un progresso inteso come un ritorno ad uno stato di naturalezza positivo.
In concomitanza verrà inaugurata la mostra a cura di Accademia Italiana dal titolo Unwaited, la quale espone gli scatti e le scenografie realizzati da studentesse e studenti dei Corsi Triennali di Fotografia e di Interior Design, coordinati dalla docente Germana Marchioni, creando un dialogo visivo che supera le barriere del consueto. L’esposizione sfida e deforma le convenzioni, mettendo in discussione la nostra percezione della realtà: un progetto che unisce fotografia e set design per indagare temi complessi come i disturbi alimentari, la censura e la depersonalizzazione, invitando lo spettatore a confrontarsi con ciò che sfugge alle norme estetiche, culturali e sociali. Ogni immagine e ogni spazio è un invito a esplorare l’imprevisto e il sovversivo, svelando come l’ordinario possa essere il punto di partenza per rivelazioni straordinarie.