North Macedonia Project. Art as Nature: Roberto Ghezzi, Antonio Massarutto

Arte

Samoilova, Skopje 1000, Macedonia del Nord, Skopje, SK/NM, P.O. Box 482, Macedonia
19/04/2022 - 26/10/2022

NORTH MACEDONIA PROJECT: ART AS NATURE

Roberto Ghezzi, Antonio Massarutto

a cura di Bojana Janeva, Davide Silvioli

PROGETTO PROMOSSO DALL’AMBASCIATA D’ITALIA A SKOPJE, IN COLLABORAZIONE CON IL MACEDONIAN CONTEMPORARY ART MUSEUM DI SKOPJE E CON IL PARCO DI SHAR PLANINA

Roberto Ghezzi e Antonio Massarutto saranno i protagonisti di un grande progetto trans frontaliero e a lungo termine, suddiviso in due fasi che avranno luogo in periodi dell’anno diversi. La prima, che li vedrà coinvolti – durante il prossimo mese di aprile – in un programma di residenza artistica che si svolgerà all’interno del Parco Nazionale macedone di Shar Planina, quindi a stretto contatto con la natura più autentica e incontaminata dello stato balcanico, è mirata alla conoscenza del territorio con cui i due artisti sono chiamati a interfacciarsi. Il confronto con le caratteristiche dell’ambiente naturale del parco e lo studio dei suoi ecosistemi da parte loro, entrambi autori di una ricerca in cui il rapporto con la natura e le sue differenti manifestazioni è centrale, sono finalizzati alla creazione di grandi opere scultoree, pittoriche e installative, tecniche peculiari del loro lavoro. Successivamente a questo primo momento d’analisi, le opere in questione, nate ed eseguite in loco, saranno oggetto – nel corso del prossimo mese di ottobre – di un progetto espositivo ragionato a due voci, a cura di Bojana Janeva e Davide Silvioli, ospitato al Macedonian Contemporary Art Museum di Skopje, dove si presenteranno i lavori all’attenzione del pubblico internazionale.

Macedonia Art as Nature Project, iniziativa promossa e finanziata dall’Ambasciata italiana in Macedonia e organizzata in collaborazione con il Ministero della Cultura della Macedonia del Nord, oltre alla mostra conclusiva, ha in programma la realizzazione di altri momenti di approfondimento sia sulla ricerca dei due artisti che su tematiche connesse ad esso; ovvero un documento – supervisionato dai curatori – strutturato per argomentare tanto l’esposizione quanto l’esperienza artistica di Ghezzi e Massarutto nella sua integrità, una serie di incontri aperti alla cittadinanza con studenti di alcune facoltà umanistiche e scientifiche dell’Università di Skopje, con studiosi, critici ed esponenti della scena artistica contemporanea e culturale locale, in merito a questioni inerenti al rapporto tra arte, natura, scienza e sostenibilità.

ROBERTO GHEZZI (Cortona, 1978). La sua formazione ha avvio all’interno dello studio di scultura di famiglia e si perfeziona all'Accademia di Belle Arti di Firenze. Inizia ad esporre negli anni Novanta e i suoi esordi sono legati alla pittura. La a sua ricerca è fondata sull’interesse per il paesaggio naturale, che, agli inizi, indaga sia attraverso la rappresentazione pittorica che mediante sperimentazioni “sul campo”, a contatto diretto con l’ambiente naturale. Si tratta di uno studio portato avanti nel corso di un decennio, che, muovendo da un approccio scientifico di esame della realtà organica, assume forma concettuale attraverso la materia. Nei primi anni 2000 presenta opere legate alla suddetta ricerca, maturata negli anni. Creazioni inedite, che nascono da studi e campionamenti su luoghi naturali e il cui titolo Naturografie© ha in sé il concetto fondante sia del risultato finale, che del processo. Ha esposto in contesti pubblici e privati, in Italia e all’estero. Tra questi: Galleria Comunale di Arte Contemporanea di Arezzo, Museo Civico di Palazzo della Penna, Museo Civico di Palazzo Collicola, Museo della Fine del Mondo di Ushuaia, Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa, MARCA di Catanzaro, Palazzo Medici Riccardi di Firenze, Battersea Park a Londra, Chiostro del Bramante a Roma, Biblioteca di Pu-Dong a Shangai, Museo Oceanografico di Tunisi. Le sue Naturografie hanno vinto il premio Residenze d’artista Fondazione Rocco Guglielmo 2020, il premio ORA 2016, il premio ArtApp Artist Contest 2017, il premio residenza ArteamCup 2018, e il premio ArteamCup Vanilla Edizioni 2019. Ha effettuato decine di residenze artistiche, ricerche sperimentali e installazioni ambientali, oltre che in Italia, anche in luoghi remoti del pianeta come Alaska, lslanda, Sudafrica, Norvegia, Tunisia e Patagonia.

ANTONIO MASSARUTTO (Pordenone, 1973). Frequenta prima l’istituto Statale d’Arte Cordenons e poi l’Accademia di Arti Applicate di Milano. Cresciuto nella campagna friulana, fin da piccolo osserva il padre, tassidermista (impagliatore di animali) e lo aiuta in laboratorio. Per lui questa equivale a una vera e propria scuola di anatomia. Nel 2001 si trasferisce in Toscana dove lavora come designer per alcune aziende italiane e straniere per poi decidere di aprire a Cortona, qualche anno dopo, il proprio atelier orafo. I gioielli di Massarutto sono caratterizzati per essere delle vere e proprie mini sculture del mondo animale. Contemporaneamente al gioiello, l’artista si cimenta anche sulla scultura di grandi dimensioni, confrontandosi inizialmente con terracotta, legno e marmo, poi sperimentando materiali di recupero come filo di ferro, rete metallica, plastica, vecchie stoffe da divano e jeans. Oggi la scultura di Massarutto si affida molto all’improvvisazione e dà vita anche a vere e proprie creazioni estemporanee dei suoi esseri animali. Grazie alla familiarità con l’anatomia animale, si cimenta anche nella creazione di Fantaspecie e Bestiari Contemporanei in bilico tra memoria storica e un universo futuribile. Oltre ad operare nel centro Italia, dove sue personali si sono tenute presso l’Atelier Fabrizio Milesi di Gubbio, Palazzo Ferretti e Fortezza del Girfalco di Cortona, i percorsi della Francigena, la Rocca di Umbertide, ha esposto in occasione di eventi e Festival come il Salone del Mobile di Milano, il Salone del Mobile di Milano, Pitti Uomo a Firenze, la Art City White Night – Arte Fiera di Bologna, il Festival del Verde e del Paesaggio di Roma. Ha presentato recentemente il proprio lavoro presso la Galerie Isabelle Lesmeister di Ratisbona, in Germania, e la Galleria d’arte di Olgiate Comasco – GALP.