Ognissanti&Peccatori

Arte, Musica, Arti Performative

Via Maqueda 157, Palemo, PA, 90133, Italia
16/02/2024 - 08/03/2024

ognissanti&peccatori
una residenza artistica di Laura Pitingaro
all’Archivio Storico Comunale di Palermo

un progetto di art-based research sulla storia interculturale della Vecchia Palermo
a cura di Diego Mantoan (Università degli Studi di Palermo)

Dal 16 febbraio all’8 marzo 2024 nella monumentale cornice della Sala Damiani Almeyda sarà aperta al pubblico l’installazione ognissanti&peccatori realizzata dall’artista Laura Pitingaro a conclusione della sua residenza artistica presso l’Archivio Storico Comunale di Palermo. L’installazione è accompagnata da una mostra documentale ad opera dell’Archivio che presenta materiali legati a ricorrenze e processioni nella Palermo interculturale del Basso Medioevo, quando tra le mura della città convivevano cristiani, musulmani ed ebrei. Il progetto è impreziosito dal finissage con una performance pubblica prevista venerdì 8 marzo 2024, ore 18:00, ideata da Laura Pitingaro quale funzione sonora rievocativa assieme a Giulia Alberti (soprano), Giovanni Damiani (compositore ed elettronica) e Alessandro Lo Giudice (flauto).

Al termine di una residenza artistica presso l’Archivio Storico Comunale di Palermo, avviata lo scorso autunno in concomitanza con la ricorrenza di Ognissanti, l’artista di origini veronesi e palermitana d’adozione propone un’operazione di arte pubblica che recuperi e riscopra fonti, documenti e materiali capaci di raccogliere e raccontare aspetti di vita cittadina attraverso i secoli. Il progetto si è sviluppato in stretta collaborazione con l’Archivio, sia con la sua documentazione che con il suo personale, al fine di consentire l’indagine di una tematica che affonda a piene mani nella storia di Palermo. Accompagnata dagli impiegati dell’Archivio storico, Pitingaro ha così esplorato le tracce materiali, i racconti e le immagini del Basso Medioevo, un tempo sospeso in cui entro le mura cittadine si intrecciavano comunità, credi e tradizioni differenti, ma unite da funzioni pubbliche e processioni per rimembrare i propri martiri e antenati, i propri santi e peccatori. La residenza artistica si è così tradotta nella creazione di una proposta espositiva e performativa rappresentata da un’installazione visiva e sonora ad hoc per la Sala Damiani Almeyda capace di raccogliere e trasmettere sensazioni e memorie di storia cittadina incarnata nei documenti conservati all’Archivio.
Un’esplosione di fili che si dipanano dall’ara cerimoniale posta al centro della sala, drappi dipinti con forme astratte calati dai ballatoi delle pareti laterali, fasci di luce proiettati dagli oblò della pavimentazione, un baldacchino centrale di paramenti intrecciati con trame cromatiche che pare fluttuare sopra alla testa dei visitatori: l’installazione di Laura Pitingaro realizzata per l’Archivio Storico Comunale parte dalla configurazione architettonica della Sala Damiani Almeyda e dalla storia di quel punto geografico per ricreare uno spazio destinato a una funzione comunitaria, quella della trasmissione della memoria che estrinseca il fine stesso dell’Archivio. In questo modo l’installazione consente la rievocazione di una cerimonia che si perde nel tempo, nella quale si intrecciano esperienze, suoni e immagini che affondano in diverse tradizioni religiose che hanno caratterizzato la Vecchia Palermo e che nuovamente tornano a popolarne le vie e le piazze. Si tratta di un’opera che tuttavia intende andare oltre le religioni, guardando piuttosto alla vita delle comunità, all’esperienza quotidiana di donne e uomini, al farsi città dell’umanità che permea i luoghi urbani. In questo senso, il lavoro di Pitingaro produce una manifestazione visibile della funzione dell’Archivio Storico Comunale, che quelle storie, quei racconti, quelle vite raccoglie e custodisce con cura al suo interno. In maniera del tutto innovativa infatti, la ricerca documentale, svolta all’interno degli Istituti di cultura, entra a servizio dell’arte visiva, fornendo spunti interessanti alla creazione dell’opera stessa. Al contempo, tuttavia, si serve della medesima arte visiva, quale strumento di fruizione trasversale che, attraverso l’incisività sensoriale del suo linguaggio, approda a una più efficace trasmissione della memoria storica, indirizzandosi verso una maggiore e più eterogenea tipologia di fruitori. Figurativamente, è proprio dai faldoni di panno antichi posti al centro della Sala Damiani Almeyda, quasi fossero un’ara cerimoniale o un fuoco sacro, che si sprigionano i fili delle vite e le trame del tempo racchiusi nei documenti dell’archivio. Lo spazio si riempie infine di suoni che rimbalzano da un ballatoio all’altro, testimonianze sonore di vicoli e strade quali elementi fugaci della storia di Palermo catturati dall’artista come attimi nello scorrere della vita urbana, una raccolta di sensazioni acustiche affioranti da un archivio di ricordi storici pazientemente assemblato.
Il progetto vanta inoltre la partecipazione come media partner di VediPalermo, piattaforma educativa e di divulgazione che da anni ricerca e racconta le “buone visioni” della città, che ha aderito proprio in funzione dell'alto valore formativo dei contenuti, della storia della città e delle storie dei luoghi che la ricerca artistica ognissanti&peccatori ha saputo riattivare. VediPalermo contribuisce così alla raccolta di materiali e interviste, nonché attraverso la realizzazione di prodotti audiovisivi utili alla promozione dell'evento e, soprattutto, alla diffusione dei preziosi elementi storico archivistici ritrovati dall'artista durante la residenza.
La performance del finissage prevista per venerdì 8 marzo 2024, ore 18:00, darà infine corpo a questa idea di funzione e spazio consacrato che l’artista ha voluto rielaborare nel corso della sua residenza artistica incentrata attorno alla trasmissione della memoria. Suoni e voci che onorano i defunti proverranno dalla profondità dell’archivio, letteralmente dai cunicoli posti sotto alla sala principale che avvicinano lo spazio all’antico greto del fiume Kemonia. Da questo flusso di acqua estinta e tempi andati risalgono le memorie, i suoni e le immagini di una Vecchia Palermo caratterizzata dalla sua dimensione interculturale, un fragile ma vibrante spazio di convivenza e possibilità. L’iniziativa si inserisce nelle attività di art-based research ricomprese nel progetto EUROSTART sull’attivismo artistico e le prassi partecipative guidato da Diego Mantoan del Dipartimento di Scienze Umanistiche all’Università degli Studi di Palermo e cofinanziato dall’Unione Europea su fondi NextGenerationEU.

Laura Pitingaro è un’artista indipendente che ha avviato la sua pratica dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Verona. Si è poi formata con grandi protagonisti della scena internazionale quali Karel Appel (gruppo Cobra), Anish Kapoor e Gary Breckett (Living Theatre) espandendo la propria arte oltre le tecniche tradizionali, spaziando dai nuovi media alla performance, dalla pittura alla stampa, indaga sempre il rapporto umanità-natura, individuo-società e passato-presente.
Diego Mantoan è storico dell’arte contemporanea, critico e curatore con esperienza internazionale. Ha collaborato con numerosi enti e fondazioni nel campo delle arti contemporanee, tra cui la Biennale di Venezia, Collezione Peggy Guggenheim, Julia Stoschek Collection, Sigmar Polke Estate e Fondazione Vedova, oltre a essere attivo anche come autore di documentari e progetti culturali per Rai Radio3, Goethe Institut, Teatro La Fenice e Radiotelevisione Svizzera.

ognissanti&peccatori
una residenza artistica di Laura Pitingaro
all’Archivio Storico Comunale di Palermo

un progetto di art-based research sulla storia interculturale della Vecchia Palermo
a cura di Diego Mantoan (Università degli Studi di Palermo)

16 febbraio – 8 marzo 2024
Sala Damiani Almeyda, Archivio Storico Comunale
Via Maqueda 157, 90133 Palermo

16 febbraio 2024, ore 18:00
inaugurazione dell’installazione artistica con mostra documentale dell’Archivio

8 marzo 2024, ore 18:00
finissage con performance pubblica di Laura Pitingaro con Giulia Alberti (soprano), Giovanni Damiani (compositore ed elettronica) e Alessandro Lo Giudice (flauto)

in collaborazione con:
Archivio Storico Comunale di Palermo (Comune di Palermo)
Biblioteca Comunale di Palermo Leonardo Sciascia (Comune di Palermo)
Museo Etnografico Giuseppe Pitré (Comune di Palermo)
(Claudia Fucarino, Beatrice Buccheri, Paolo Santino, Valentina Di Fazio, Mauro Costa, Ignazio Daddi, Rosario Lombardo, Teresa Teriaca, Patrizia D’Amico)

Dipartimento di Scienze Umanistiche (Università degli Studi di Palermo)

cofinanziato da:
Unione Europea (NextGenerationEU)

con il gentile contributo di:
Bisso Edizioni
Groupama Assicurazioni Spa
Cooperativa Libera…mente–Idee in movimento
Tenute Orestiadi Gibellina

si ringraziano:
Comune di Palermo
Settimana delle Culture
VediPalermo
G&G Classical Music
Per ulteriori informazioni scrivere a info@laurapitingaro.it