OPENING – TETSURO SHIMIZU – 18 Novembre – Galleria Il Milione

Arte

Galleria Il Milione, Via Maroncelli 7 - Milano, Milano, MI, 20124, Italia
18/11/2021 - 18/01/2021

La Galleria Il Milione è lieta di annunciare la mostra Lume di Tetsuro Shimizu con testo critico di Matteo Galbiati.
Cinque anni dopo la sua ultima personale in Galleria, Shimizu con questa nuova mostra espone gli esiti più recenti della sua coerente ricerca artistica e della sua attenta indagine estetica. Attraverso una serie di opere degli anni 2020 e 2021, l’artista racchiude le ultime tensioni sensibili che l’impasto multiforme delle sue cremie è sempre in grado di rinnovare e mutare. Il suo lavoro è reso inconfondibile dai tagli-forme conferiti al quadro che “ne disabilitano l’oggettualità” e su queste superfici irregolari si predispone il suo linguaggio forte e delicato al contempo, ricco di un’espressività incisiva e caratterizzante che denuncia sempre la piena libertà narrativa del colore. “Shimizu pone l’immagine pittorica in uno stato di fibrillazione tensiva che esercita, nella definizione ultima dell’opera, un potere vorticoso e coinvolgente per lo sguardo che viene letteralmente assorbito dalle onde, dai segni, dai frammenti, dagli intrecci di una pennellata permanentemente viva e pulsante”. Il colore vive allora di infinite cromie che creano evoluzioni potenziali di qualcosa di incontrollabile e incoglibile e ciò “rende le sue opere una concatenazione di eventi narrativi che nel lavoro che deve ancora venire avrà, forse, la sua possibile risposta definitiva”. “Dipingere, quindi, è per l’artista un dovere da espletare in continuità con quanto appena trovato, è dovere di scavare nel profondo per far emergere ogni latenza inesplorata.”
Con Lume Shimizu riunisce una quindicina di opere di formati diversi che, seguendo un allestimento misurato e suddiviso per “temperature” cromatiche, le quali passano dal bianco al blu e culminano nel rosso, favoriscono quell’afflato poetico tipico del suo segno-gesto. “La pittura prevale come atto di coinvolgimento empatico, travolgente e inevitabile; non occorre alcuna rappresentazione veridica, nessuna deduzione riconducibile al reale, perché è un atto di sentimento, è forza propulsiva che avvolge l’immaginazione e apre con noi un in-comprensibile dialogo il cui codice è la spontaneità stessa con cui si coglie quella vertigine prodotta, nel nostro stesso sguardo, dal colore.” Su tutte le opere troneggia Anelito T-16 del 2020, opera monumentale che, assumendo una connotazione ambientale, trasferisce su vasta scala la potenza della pittura dell’artista, qui fortemente amplificata nello spazio espositivo.