Palmalisa Zantedeschi partecipa a Homo Faber 2022
Arte, Design, Architettura
Isola di San Giorgio Maggiore, 1, Venezia, VE, 30124, Italia
10/04/2022 - 01/05/2022
La creativa del marmo Palmalisa Zantedeschi accoglie l’invito di uno dei curatori dell’edizione 2022 di Homo Faber, il designer tedesco Sebastian Herkner, a partecipare alla sua mostra “Pattern of Crafts - Il Motivo dei Mestieri”, che sarà ambientata nella Sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini, sull’Isola di San Giorgio Maggiore, dal 10 aprile al 1° maggio 2022.
Partendo dal motivo geometrico della pavimentazione esterna della Basilica di San Giorgio, Herkner invita una selezione di artigiani e atelier provenienti dal Giappone e dall’Europa a interpretare il pattern ottagonale simil pizzo del sagrato, trasferendolo in un’opera grafica da esporre sulla parete della Sala Barbantini. Dall’Italia (da Cavaion Veronese), anche Palmalisa, insieme ai maestri artigiani e astri nascenti europei e giapponesi, è chiamata a mostrare la varietà di materiali e tecniche, origini e competenze necessari per creare eccezionali pezzi decorativi come oggetti di uso quotidiano, e per farlo sceglie il marmo, e crea il pannello decorativo “San Giorgio”.
“Il progetto pensato dal curatore e designer Sebastian Herkner di ispirarsi al pavimento esterno della Chiesa di San Giorgio Maggiore, si è rivelato fin da subito molto interessante per noi maestri artigiani e atelier, in quanto dava la possibilità di interpretare le forme geometriche componenti il pavimento attraverso altre prospettive.
In un primo momento, ho pensato di assemblare dei marmi policromi, ma, attraverso il processo di osservazione costante del progetto e del luogo sacro da dove proviene il pavimento, si è arrivati alla conclusione di togliere, scavare, plasmare le geometrie quasi come se fossero parte di un tessuto bianco sul quale scrivere le forme.
Da questo processo di osservazione continua, che mi definisce nel mio essere creativa, nasce San Giorgio, un pannello artistico che si snoda fra bassorilievi ed alto rilievi, fra forme geometriche bidimensionali e tridimensionali di marmo bianco puro proveniente dall’Isola di Thassos in Grecia.
Nello scorrere delle forme nasce un marmo policromo, la Lumachella ‘mirabilia’, che ha origine dalla trasformazione del mare in terra. La Lumachella veniva usata in tempi antichi come elemento ornamentale all’interno di chiese ed antiche ville. La scelta simbolica di applicarla al manufatto bianco è dovuta alla sua plasticità estetica che bene rappresenta il ciclo infinito della vita”. - Palmalisa Zantedeschi