POETRY READING / Presentazione
Teatro, Altro
Parc Mermoz, boulevard Lord Douveen - 8e arrondissement, Marseille, FRANCE, 13008, France
25/10/2024
Michele Sottile:"A margine del mondo nuovo"
Minimalia Marseille 2024
"Appartengo all'ultima generazione che ha sfiorato seppur da lontano, attraverso i racconti dei più anziani, i loro silenzi, i segreti di famiglia, gli oggetti ancora presenti nelle case, le abitudini quotidiane, i modi di dire, il rapporto col cibo, il rituale di conservazione delle cose, il pragmatismo, la religiosità quotidiana e le rare fotografie spedite alla famiglia d'origine, quello che doveva essere il clima dei primi anni del novecento. Questa fortuna, questa possibilità di poter meglio comprendere non con la ricerca scientifica ma con la sensibilità personale ed emotiva, poter meglio interpretare le immagini e gli atteggiamenti senza scadere negli inevitabili luoghi comuni, mi ha persuaso a scrivere un racconto in versi, una silloge per ricordare chi, alla ricerca del mondo nuovo, ne è restato a margine". Michele Sottile, pittore, poeta, autore di "A margine del mondo nuovo" Minimalia, Marseille 2024, racconta l’emigrazione italiana di inizio secolo da un punto di osservazione inedito e sorprendente. I poeti, oltre la storiografia, oltre la statistica, colgono gli sguardi senza luce e senza voce di una umanità all’ombra del progresso, del viaggio epico dei popoli verso i mondi nuovi. Nel 900 la terra promessa era l’America. Di quegli esseri umani rimangono negli archivi schede, numeri, valutazioni sociologiche frettolose. Omologati negli insiemi matematici dei poveri che si aggregavano nelle periferie buie, ammassati in stanze non adatte a contenere adulti, vecchi, bambini. Descritti, sezionati, classificati da burocrati che ne controllavano caratteristiche e comportamenti, peculiarità etniche e antropologiche e spesso ne restituivano una immagine diafana, senza il guizzo della verità che la paura della terra straniera sotterrava sotto la coltre di non-detto e non-mostrato. Ma in quegli occhi smarriti che le fotografie ingiallite fanno sembrare languidi e terrorizzati, un poeta vede ogni cunicolo, ogni passaggio di luce. Solo la poesia sa leggere i numeri e le percentuali riuscendo a sentire le voci, gli odori, il respiro dei silenzi, della riservatezza. Ultima opera poetica dopo: "Un paese si snatura, poesie per paesi, città e paesaggi", "Onde lunghe ed i multipli del nove", "Il braccio armato dell’angelo d’argento", "A margine del mondo nuovo" è un assolo lirico che proviene dal secolo scorso e sale alto. Sveglia la coscienza intorpidita di luoghi comuni e retorica. Uomini e donne dimenticati, redivivi, possono finalmente sorridere a chi scruta nella loro intimità con una macchina fotografica asettica e diffidente. I poeti sentono le anime e ne restituiscono l’indispensabile delicatezza. I versi di "A margine del mondo nuovo" purificano la verità storica dal pregiudizio della cronaca estemporanea e vede in quei visi di poveri grotteschi la sapienza preziosa, le conoscenze che le loro tradizioni apparentemente preistoriche portavano in un mondo imberbe e ancora indefinito. Non erano inerzia arenata sulle coste dell’oceano, senza memoria e senza progetti, ma artigiani, notai, imprenditori intraprendenti, avvocati, sarte, fornai, cuochi, pasticcieri, muratori ed artisti con fardelli di tradizioni evolute, know-how pregiato. Passati inosservati, sostituiti nella memoria da codici e sigle, senza ricevere dalla storia la riconoscenza che si deve a chi ha resistito al viaggio e alla solitudine siderale di chi partendo svanisce per sempre. Michele Sottile restituisce a quelle creature la bellezza, la commozione del ricordo. "A margine del mondo nuovo" è un poema che rende vive le fotografie stipate nei faldoni e si comprende attraverso l’intensità dei suoi versi il valore della oggettività della memoria. Questione seria, incombente e tragicamente contemporanea. Una lettura salvifica.
Michele Sottile
"A margine del mondo nuovo"
Minimalia
Marseille 2024
minimalia@wanadoo.fr