Premio Don Sante Montanaro: vince “The Steak”, il cortometraggio sulla guerra di Kiarash Dadgar
Arte
Palazzo Azzone corso Garibaldi 37, Casamassima , Bari, 70010, Italia
10/05/2025 - 11/07/2025
“The Steak” di Kiarash Dadgar è l’opera vincitrice della terza edizione del Premio “Don Sante Montanaro” per l’arte contemporanea di Casamassima (Bari). Il cortometraggio sperimentale si è imposto su tutti gli altri lavori per la sua potente capacità nell’utilizzo del linguaggio cinematografico e nel racconto del soggetto: la guerra.
L’opera, che ha gareggiato per la categoria “Video Arte”, spinge alla riflessione, all’approfondimento, ad andare oltre la realtà. Quella realtà specchio riflesso della dimensione interiore dove l’arte si traduce in linguaggio universale. L’artista si chiede come reagiamo davanti alle foto, i telegiornali e i reel sui Social che ci mostrano gli orrori odierni nella Striscia di Gaza? Immagini neutrali, camera per lo più fissa per una narrazione volutamente imparziale, ma essenziale per raccontare gli orrori della guerra.
Kiarash Dadgar, giovane filmaker iraniano, ha vinto superando i 680 artisti provenienti da oltre 70 paesi del mondo che hanno partecipato all’edizione 2025. Dadgar ha ottenuto un premio in denaro di 2mila euro e l’ingresso dell’opera nella collezione della Fondazione. L’artista non ha potuto partecipare personalmente alla cerimonia di premiazione per impegni di lavoro, ma ha ringraziato con un videomessaggio la Fondazione Mons. Sante Montanaro per il conferimento del Premio: “Rivolgo la mia gratitudine – dichiara Dadgar - ai membri della giuria per questo riconoscimento e al pubblico che ha guardato The Steak. Sono inoltre riconoscente al team della Fondazione Montanaro per la passione e l’impegno con cui hanno organizzato questo evento, offrendo agli artisti l’opportunità di presentare il proprio lavoro. Come dico sempre vorrei che vedessimo la guerra solo nei film e non nella vita reale”.
I 42 finalisti e i vincitori del Premio sono stati selezionati da un comitato scientifico composto da Maria Grazia Carriero, artista e docente di Arti Visive, Roberta Mansueto, curatrice d'arte indipendente e co-fondatrice di Salgemma, piattaforma di comunicazione attiva in Puglia, e Riccardo Pavone, architetto e fondatore dello Spazio MICROBA di Bari. Il Comitato, insieme allo staff curatoriale composto da Giuliana Schiavone, Luisa Valenzano e Nicola Zito, ha valutato la coerenza delle opere rispetto tema di quest’anno: “Realtà specchio della dimensione interiore: nuove geografie dell’espressione”.
Come ha spiegato Nica Ferri, presidente della Fondazione Don Sante Montanaro, tutti i partecipanti a questa edizione “hanno accolto questa sfida, intrecciando visioni, emozioni e memorie. Le opere in mostra raccontano nuove geografie espressive, capaci di toccare la mente e il cuore, e di generare un dialogo che attraversa culture e confini. Con questo spirito, la Fondazione rinnova il proprio impegno nel custodire e valorizzare l’eredità di Mons. Sante Montanaro: fare dell’arte un ponte tra coscienze, un faro di bellezza e soprattutto un seme di speranza”.
Oltre a The Steak, la giuria ha scelto di assegnare una menzione speciale Premio Arte Sociale a Wu Siou Ming, “per l’intensità concettuale e l’urgenza etica della sua installazione audiovisiva Red, un’opera che si distingue all’interno della categoria Arte Sociale per la sua capacità di tradurre un’emergenza silenziosa in una potente esperienza sensoriale”. Il Premio Green Talent è andato, a pari merito, sia a Dafne Frasca che a Tan Feng, due giovani artiste che, pur con linguaggi e approcci molto differenti, hanno saputo restituire visioni intime e universali, capaci di attivare nuove riflessioni.
La premiazione si è svolta venerdì 11 luglio, serata che ha sancito anche il finissage della mostra dedicata al Premio che si è tenuta all’interno di Palazzo Azzone di Cantine Lattavino, splendida location alle porte del borgo antico di Casamassima.