REWORKING – Alessandro Fabbris

Arte, Fotografia

via Giolitti, 51/A, Torino, TO, 10123, Italia
19/05/2022 - 18/06/2022

In Reworking the work of Alessandro Fabbris is configured with a common thread that from his first pictorial research, leads him to the current one focused on photography, in which some fragments of his painting are re-read and re-worked, here investigated through non-canonical devices, such as for example flatbed scanners. The central idea of ​​the exhibition is to present to the public works chosen from 2010 to today, so as to make the visitor understand the evolution of the artist, who focuses on the use of technology associated with his first pictorial training, penetrating the post- photography, in which light and color are the key elements of his research.

Recent works from the Scanning Light series will be exhibited, in which chiaroscuro generated by masking and interactions with light, double exposures that are then changed in the colors through “errors” in the balance of whites and tones, enlargements and clippings, overlaps will be exhibited. of images, or rather of details, which bring to light the substrate of the images.
These works are combined with those of the series Mechanical procedures, poised between photography, painting and digital processing, the title of which alludes to a cycle of lectures held by Fussli at the Royal Academy of Arts in London on the relationship between painting and new photosensitive processes.
Light is also a central element in the work of the Stratifications series, which includes acetate sheets painted with interfering pigments that are superimposed and layered between pairs of glass. Depending on the incidence of light, the transparency of the support and the perception of colors vary, making the shapes appear as epiphanies involving the visitor and his sensory and memorial experience. Fabbris likes to connect in this way those processes that lead from light to painting and that sometimes make it elusive.
Linked to the artist’s first moment follows the pictorial installation Lineamenti di una analysis, of the Syntax Open cycle which investigates aniconic painting and the possibility of opening up to new narratives through the movements of the individual elements.
Finally, a textile work of the Glitch series will be presented, in which the colors, captured through scans and photographs of colored gelatins used in lighting technology and subsequently printed on semi-transparent fabrics, can change their texture and their stamp in relation to the sources. light of the space in which they are placed.

-----

In Reworking il lavoro di Alessandro Fabbris si configura con un filo conduttore che dalla sua prima ricerca pittorica lo porta all’attuale incentrata sulla fotografia, nella quale vengono riletti e rielaborati alcuni frammenti della sua pittura, qui indagata tramite dispostivi non canonici, quali ad esempio scanner piani. L’idea centrale della mostra è di presentare al pubblico opere scelte dal 2010 ad oggi, così da far comprendere al visitatore l’evoluzione dell’artista, che si concentra sull’uso della tecnologia associato alla sua prima formazione pittorica, addentrandosi nella post-fotografia, in cui la luce ed il colore sono gli elementi cardine della sua ricerca.

Verranno esposti in mostra lavori recenti della serie Scanning Light, nella quale si uniscono chiaroscuri generati da mascherature ed interazioni con la luce, doppie esposizioni che vengono poi virate nelle cromie tramite “errori” di bilanciamento dei bianchi e dei toni, ingrandimenti e ritagli, sovrapposizioni di immagini, o meglio di particolari, che portano alla luce il substrato delle immagini.

A queste opere vengono accostate quelle della serie Procedimenti meccanici, in bilico tra fotografia, pittura ed elaborazione digitale, il cui titolo allude ad un ciclo di lezioni tenute da Fussli presso la Royal Academy of Arts di Londra sulla relazione tra pittura e nuovi procedimenti fotosensibili.

La luce è elemento centrale anche nell’opera della serie Stratificazioni, che comprende fogli di acetato dipinti con pigmenti interferenti che vengono soprapposti e stratificati tra coppie di vetro. A seconda dell’incidenza della luce varia la trasparenza del supporto e la percezione dei colori, facendo apparire le forme come epifanie che coinvolgono il visitatore e la sua esperienza sensoriale e memoriale. A Fabbris piace collegare così quei procedimenti che dalla luce portano alla pittura e che talvolta la rendono inafferrabile.

Legata al primo momento dell’artista segue l’installazione pittorica Lineamenti di una analisi, del ciclo Sintassi Aperta che indaga sulla pittura aniconica e la possibilità dell’apertura a nuove narrazioni attraverso i movimenti dei singoli elementi.

In ultimo verrà presentata un’opera tessile della serie Glitch, in cui i colori, catturati tramite scansioni e fotografie di gelatine colorate usate nell’illuminotecnica e successivamente stampati su tessuti semi trasparenti, possono cambiare la loro consistenza e il loro timbro in relazione alle fonti luminose dello spazio in cui vengono posti.