Rosa Mystica

Arte, Altro

via Correcchio, 56 Sasso Morelli, Chiesa del Morelli, Imola, BO, 40026, Italia
07/09/2019 - 08/09/2019

XXVI edizione del percorso artistico “Segni e immagini della devozione popolare": presso la Chiesa del Morelli a Sasso Morelli (Imola) si tiene dal 7 all'8 settembre la mostra intitolata “ROSA MYSTICA - Il fiore della Vergine in tavola e nell’arte sacra”.

Dopo il successo dell’anno scorso della mostra “Giardini dell’anima”, torna l’affascinante viaggio del simbolismo floreale nell’iconografia cristiana. A dare continuità al percorso intrapreso, con “ROSA MYSTICA” il curatore Marco Violi e CLAI presentano una preziosa e variegata selezione di maioliche prevalentemente d'uso (secc. XVII-XX/inizi), decorate a motivi floreali nei quali predomina il fiore della rosa, insieme ad un nutrito gruppo di opere d’arte sacra: tessuti ed oreficerie liturgiche, sculture, dipinti, targhe ceramiche, reliquiari, incisioni (secc. XVII-XXI) raffiguranti la Vergine e i santi il cui simbolo è la rosa. La mostra vanta numerosi inediti ed alcune interessanti scoperte.

“La rosa nella simbologia cristiana è per eccellenza il fiore della Madonna, la “rosa senza spine”, come quelle che si diceva crescessero nel Paradiso Terrestre, perché nata senza peccato originale – spiega Marco Violi, curatore della mostra. – I colori che si svelano nelle innumerevoli varietà, al progressivo sbocciare dei petali, ricordano i Misteri della Redenzione: si passa dal bianco che richiama l’Immacolata e l’infanzia di Gesù, alle striature rosse che ricordano la Passione di Cristo, al giallo eburneo della luce della Risurrezione. La rosa canina a cinque petali fa riferimento poi alle cinque ferite di Gesù in croce. A questo fiore sono legate anche figure mistiche maschili quali San Domenico, Domenico Savio e particolarmente San Francesco, con quel roseto senza spine che, nato improvvisamente in una notte di gennaio, quando il santo, per liberarsi dai pensieri impuri, non esitò a gettarsi su di un rovo, si tramutò all’istante in un magnifico rosaio, mentre dalle ferite di Francesco nacquero rose”.