Sandro Martini: Cases

Arte

PoliArt Contemporary, Viale Gran Sasso 35, Milano, MI, 20131, Italia
16/11/2019 - 12/01/2020

Mostra dedicata all'ultimo ciclo creativo di Sandro Martini.
Sono ventotto opere tridimensionali da parete e altrettante tecniche miste su carta: progetti preparatori, in cui è possibile seguire un inedito processo creativo in cui si fondono spazio mentale e spazio reale.
La ricerca dell'artista, abituato a un incessante attraversamento dimensionale, dalla superficie, all'oggetto, sino alla spazialità installata, trova nelle Cases un'intima convergenza: sono scatole di plexiglas appese alla parete, attraverso le quali lo spazio si apre progressivamente in ogni direzione. Ciò che in altri cicli del maestro, come nei celebri Cage (verticali parallelepipedi appoggiati a terra) restava interno al volume, come nella conservazione di spazi scoperti in misurate installazioni, ora sfugge secondo linee di fuga impreviste.
Nelle Cases, aggettanti dalle pareti, le tele dipinte, i vetri incisi e i cavi si protendono nella sorpresa di piani e spazi molteplici, ulteriori, improvvisi, come negli schizzi su carta, le cui indefinite prospettive scheggiano la percezione lungo direttrici impreviste.
L'incessante ricerca su carta, del resto, è il fondamento di ogni opera di Sandro Martini: un foglio dopo l'altro, carta su carta, tra segni, graffi, collage e misurate macchie di colore, già ci s'imbatte in multiversi profondissimi o affioranti, eppure in una sacrale persistenza dei fogli, della carta. Poi "comincia la battaglia", come chiosa l'artista: l'intimo processo di creazione, l'iter stabilito e meticolosamente pianificato in ogni atto, in cui Martini, artefice e esecutore, quasi può riguardarsi stupito nel sapere delle mani.
Ecco che le Cases, esposte negli spazi della galleria milanese, si mostrano come teatri provvisori. Dai bianchi fondali appesi alle pareti, talvolta si protendono piani irregolari e aggettanti, vetri obliqui e incisi, inchiostrati di nero, luci e ombre multiformi, come sguardi intravisti, brani colorati o bianchi di tela o carta e poi fili di spago che tengono o si lasciano verso luoghi promessi o già perduti.
La mostra è corredata di un catalogo con tutte le opere pubblicate.
Al vernissage, sabato 16 novembre alle ore 18.30, sarà presentato un evento musicale di Paola Samoggia dedicato a Martini.