“Segni in corso”

Arte

Via Alessandro Poerio, 16B, ROMA, RM, oo152, Italia
02/10/2022 - 15/10/2022

il Progetto STORIECONTEMPORANEE, a cura di Anna Cochetti, nello spazio Studio Ricerca e Documentazione di Via Poerio 16/B ospita l’intervento di Lamberto Pignotti e Lucia Sapienza, che, sotto il titolo di “Segni in corso”, presentano un insieme di opere verbo-visive nate dalla messa in relazione tra i linguaggi dei due artisti, le immagini in movimento di Lucia Sapienza con cui entrano in dialogo o in frizione i frammenti di segni di Lamberto Pignotti.

A contrappunto alle opere, il testo “Chi sa da dove, chi sa da quando” di Lamberto Pignotti ne disvela contesto e sottotesto, allorquando scrive: “…dimenticata la stazione di partenza e non risulta una destinazione. Appaiono dunque paesaggi e figure che hanno modo qui di sottrarsi ad ogni ruolo predeterminato dal qui e ora, provocando fantasmagoriche associazione di remoti messaggi spediti per mari e per monti a scrittori e artisti, e spesso tornati indietro da indirizzi e destinatari irraggiungibili. Il quadro del finestrino ricorre per evocare un viaggio attraverso messaggi ormai smarriti, ma che premono per ritornare, che sbucano perché stavano dentro, che diventano altro, che poi si rivelano splendidi, e che ora rientrano nella più accesa immaginazione perché in tutti quei mari e quei monti non debbano mai più smarrirsi.”

Al tempo stesso, la dichiarazione di poetica di Lucia Sapienza rimanda a “una sensazione interiore in cui lo spazio ed il tempo esterni si sono totalmente modificati fino a quasi azzerarsi e sovrapporsi, sconfinando in una estensione, utopica ed ucronica, di un non luogo sottratto al solito scorrere del tempo, dimensione altra in cui alla fine si dilata la personale palpitazione senziente posta in vibrante risonanza e comunione con tanti altri transitori protagonisti di vita…trasportati su interminabili rotaie d’acciaio …da cui, comunque, spuntano ed emergono graffi e graffiti…Ebbene, proprio questi graffi, incisi da unghie creative con viscerale violenza ed insopprimibile energia, apparentemente solo per sfregio, sono invece riflesso di sensibilità e sintomo di una vita spirituale ancora attiva, proprio perché rappresentano imploranti tentativi di ristabilire o creare ex novo una via di comunicazione tra l’individuo e la collettività…espressi con intenzioni a volte contraddittorie, ma sempre prodotti quali simboli del profondo in un processo di coinvolgimento psicologico allegoricamente ambientato in un Train de vie, appunto un treno per vivere.”