Vittorio Miele, La casa fra gli ulivi

Arte

Torre dell'Orologio - centro storico di Castro dei Volsci, Castro dei Volsci, FR, 03020, Italia
22/07/2022 - 11/09/2022

Un’idea condivisa e un incontro di indizi recapitati in un cortile di intenti. Nasce da questi presupposti la mostra di "paesaggi" allestita nella sala della Torre dell’Orologio, a Castro dei Volsci, e dedicata a Vittorio Miele ad oltre venti anni dalla sua scomparsa. Una mostra inconsueta questa, che riporta alla luce una fragile (per fragile intendiamo esigua) raccolta di opere “datate” che, finanche nella nudità essenziale della tela – nelle frange consumate del tessuto – rimanda ad un tempo distante, coagulato quasi in una dimensione in apparenza rimossa. Eppure disegnata – la mostra – per brevi coordinate, così care a Miele pittore. La titolazione non fornisce alibi visionari ma è il “contenuto” delle opere a provocarli: sono i”muri” stagnanti che soffocano l’irriducibile rifiato dello spazio, assolati d’afa o concessi all’ombra del riparo; sono le colline che non hanno sequenze ardite, piuttosto rigonfie come cuori o alture allo sguardo; sono i cascinali “sbilenchi” come capanni della memoria; c’è la neve che per latitudini e cieli e’ fatta di biacca, di rossori sanguigni, di cenere, talvolta di verde in pallore; ci sono i nomi delle opere, come appunti sul retro, apparentemente ordinari o appuntati come impronta del ricordo – “ Nei paesaggi dai nomi poco usati, prescelti non casualmente come movente d’ispirazione…” ebbe a scrivere a tal proposito Duccio Trombadori - al pari della data. A proposito di date. La “raccolta” in oggetto si consuma tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso con un l’unica eccezione di un’opera che potremmo definire “conclusiva”, ovvero dipinta all’epilogo della sua esistenza, una immagine di Quebec che appare resoconto di chiusura affidato ad una memoria fattasi di colpo asciutta, essenziale, discreta... A cura di Umberto Cufrini - Intervento critico Giuseppe Varone