WORLDS – After Covid-19

Arte

Via Beltrami 9b, Cremona, CR, 26100, Italia
05/07/2020 - 05/08/2020

In una delle città più martoriate dalla pandemia Covid19, Cremona, in un momento in cui le misure governative continuano a trascurare la cultura, mentre si riprende a vivere con nell’anima il peso emotivo del distanziamento sociale e il dolore dei lutti, la Galleria Immagini Spazio Arte affida a un lavoro realizzato interamente nel periodo di lockdown una riflessione insieme intima e universale sul cambiamento che abbiamo vissuto e sul futuro che desideriamo.

Nei dipinti di Federica Scoppa si combina il senso di fragilità dell’umano, reso dal vetro scelto come supporto, e la potenza visionaria dell’ingrandimento permesso dalle lenti dei moderni microscopi scientifici, per restituire attraverso la pittura la tensione emotiva che ha segnato e continua a permeare questo periodo.

I piccoli Worlds-After Covid-19 – più di 100 opere in mostra misurano 15 cm di diametro -– si combinano per creare nuove orbite di senso, permettendo a ciascuno di trovare la propria ancora emotiva e variopinta, per guardare al domani con occhi nuovi senza dimenticare l’energia resiliente della natura.

Qui di seguito alcuni estratti dei testi critici all’interno del catalogo. Se necessario invio i testi completi con un documentò Word.

Nei vetrini (più di 100) i micropianeti, o micro-ecosistemi di Federica Scoppa sembrano riflettere lo status, il destino e il futuro della nostra Terra, scandendo diverse fasi, … La Terra in fiamme appare, nei vetrini, sconvolta dai cambiamenti climatici … L’abbiamo compreso bene durante la pandemia del coronavirus, così come lo ha mostrato Federica Scoppa con la sua arte capace di restituirci il turbamento per la condizione nuova di isolamento sociale che ha sconvolto le nostre vite e scatenato un cambiamento significativo nell’aria e nel respiro della Terra. … Nei vetrini, il respiro della Terra, si avverte nei movimenti di tanti piccoli atomi, quasi in volo, … gli atomi di muovono, sembrano avere vita autonoma e liberare una nuova energia. Colpisce il contrasto tra la dimenisone della Terra (n.d.r. dipinta dall’artista), così piccola (diametro di 15 cm), un minuscolo puntino nell’universo, e il ruolo che esercitano gli esseri viventi, enormi rispetto al micropianeta. (testo E. Lamanna)

Le opere di Federica Scoppa vivono in una dimensione arcana e misteriosa dialogando nel sotteso silenzio della figurazione tramite un'alchemica sintesi delle tonalità. Una silente linfa vitale fluttua nell’oscura atmosfera come un’irrevocabile danza plasmando lo spazio attorno oltre i confini trasfigurati dell'essere. La luce pervade nell’atmosfera astratta e irripetibile, rarefatta e misteriosa nella pura iridescenza della luminosità. Vitree trasparenze, dai riflessi simultanei, evocano nuove e delicate trasmutazioni di materia, ora fragile e in via di evaporazione, ora travolgente e impetuosa. (testo Prof. G. Guarneri)
… Ciascun vetro è un mondo fatto di tante particolarità e specificità che lo rendono unico, ma nella sua individualità è stato pensato come parte di un insieme più grande, di un universo di molti e molti altri mondi tutti collegati, tutti uguali nella loro diversità. … (testo C. Corbò)
… Scoppa altera la visione di ciò che c’è oltre la vetrata inducendo lo spettatore a una libera interpretazione di ciò che vede cercando quella “tridimensionalità dell’Io” che solo l’arte sa donare. Guardare attraverso il vetro vuol dire guardare oltre la dimensione materiale alla ricerca di quella dimensione meta-fisica proposta con l’avvento delle cattedrali gotiche, con il connubio fra verticalità e spiritualità della vetrata che richiama il “filo sottile” che collega l’essere umano a Dio. … (testo E. La Rosa)
… Il cerchio che dà vita ai tanti Worlds mondi dipinti su vetro da Federica Scoppa richiama nella sua chiusa perfezione all’idea della ciclicità, il ritmato fluire del tempo che si perpetua e, contemporaneamente, si rigenera dando vita a qualcosa di sempre nuovo e irripetibile. Lo stesso richiamo alla riproduzione ciclica lo ritroviamo nel simbolo dell’Uroboro, il serpente che mordendosi la coda va a formare proprio un cerchio così da rigenerarsi continuamente. Scoppa parte dunque da questo principio-forma, il nitido cerchio che campeggia sulle lastre di vetro, per affidare alle vivaci e nervose campiture di colore il racconto della potenza generativa di mondi, Worlds appunto, che sta nella ciclicità della vita. … (testo L.Panetti)