www (6agosto1991)

Arte

via IV novembre (prima traversa), galleria nuvoleartecontemporanea, montesarchio, bn, 82016, Italia
18/12/2021 - 31/12/2021

Dal 6 agosto 1991,con il primo sito web, è cambiato il modo in cui ci informiamo, entriamo in contatto con gli altri, lavoriamo e ci divertiamo. La stessa produzione culturale si è trasformata: non tende più, o almeno non in modo prevalentemente alla produzione di oggetti fisici, ma di opere che hanno una consistenza meramente digitale. E le arti visive? Che ne è di un quadro, di una scultura, di un disegno? L'arte, a suo modo, resiste alla trasformazione in atto. Una parte consistente della pittura o della scultura ha a che fare ancora con manufatti fisici. L'arte rimane il luogo di una realtà che coinvolge i sensi e i corpi, ma non può essere il luogo dal quale una riflessione su tale radicale trasformazione è bandita. Anzi è necessario e urgente che a questa riflessione si dia una forma. Estetica, possibilmente.
é quando fa ITALO MUSTONE . L'artista si sofferma sul tema dello schermo, che nelle tecnologie che usiamo è, al tempo stesso, la superfice dei pixel, ma anche uno specchio nel quale ci riflettiamo alimentando un nuovo parossistico narcisismo. La riflessione di Mustone nasce da una costatazione condivisa: il lungo periodo di lockdown che abbiamo affrontato, la necessità de distanziamento e della chiusura, non ha fatto altro che spingerci, in modo esclusivo, di fronte a uno schermo al quale abbiamo chiesto di informarci, intrattenerci, socializzare, finendo con l'accrescere una lontananza fisica ed esistenziale mai sperimentata.
Sappiamo, però, che la parola contagio deriva dal verbo latino contingo che significa si contaminare, ma anche toccare, entrare in relazione. E il contatto fonda ogni modalità di trasmissione culturale. Nel perimetro di un gruppo, della famiglia, il con-tingére è vitale. Rafforza l'apparenza e la fiducia. Si toccano i bambini che giocano .
Un qualsiasi gesto di cura è impensabile senza potersi avvicinare a chi ne ha bisogno.
Oggi impariamo he è necessario ripensare la prossimità. Tra gli individui e i loro corpi, tra le specie nel rapporto con il vivente tutto, con l'estremo che ci siamo abituati a considerare straniero. Impariamo così, che per il necessario contagio dell'arte è necessario attraversare lo schermo, farne un'opera fisica, tirarlo fuori dalla sua bidimensionalità, che sia utilizzato per qualcosa di diverso da ciò per cui è stato progettato. Dunque l'arte, e in questo caso, la ricerca di Italo Mustone, opera questa trasformazione dallo schermo solitario della camera o di uno studio alla galleria, nella quale la fruizione pubblica e condivisa riconsegni a una comunità la funzione di veicolare valori e immagini e all'arte la funzione del contagio delle idee.
[Domenico Maria Papa]