XIII Biennale di Firenze

Arte

Fortezza da Basso, Firenze, FI, 50100, Italia
09/10/2021 - 30/10/2021

ELAY LI alla XIII Biennale di Firenze Fortezza da Basso (Firenze, Italy), dal 23 to 31 ottobre 2021
https://www.florencebiennale.org
Sullo stile di Elay Li
Elay Li, giovane artista azerbaigiano nato nel 1985 a Nakhcivan in Azerbaigian, e che ora vive in Italia, dove realizza opere artistiche che espone nelle gallerie d’arte, in mostre personali e collettive. Laureato presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera Li, con le sue ricerche sul “figurativo monocromo”, è andato oltre il figurativo classico, introducendo il concetto d’invisibilità su tele monocromatiche.
Nelle sue opere i colori e le forme si potrebbero perdere, mentre il tempo e la luce restano eterni. La rifrazione crea le figure da uno schizzo di colore sulla superficie, le cui tracce sono rese visibili attraverso raggi luminosi.
I movimenti del pennello creano una danza armonica attraverso la luce, il corpo e la memoria visiva. Allo stesso modo i gesti dell’artista fluiscono insieme a raggi luminosi che intervengono sul colore cambiando il modo in cui esso entra in contatto con il punto di vista dell’osservatore, permettendo alle figure di rivelarsi. Esse diventano vive attraverso la luce.
L’artista, lo spettatore e le figure nei dipinti sono frizzati nel tempo simultaneamente. Non soltanto la luce permette di imprimere le pennellate, ma ne conserva anche la memoria del gesto. Attraverso onde luminose, l’artista si connette a nuove vie e la finzione artistica entra in un’altra dimensione. Egli ripone nei propri lavori le sue memorie, i suoi movimenti e tutto il suo mondo interiore.
Quando inizia a dipingere, per prima cosa cerca la giusta angolazione della luce. Utilizza grandi specchi e molti riflettori per far convergere più luce attorno alla tela. I suoi quadri sono colorati di luce riflessa. Un po’ per volta si possono vedere le figure emergere e tornare in vita. Questa è l’esemplificazione del ruolo che giocano luce, tempo e spazio all’interno dei suoi lavori.
Per Elay Li, l’artista è colui che osserva la realtà delle cose, è uno scrittore che riporta la propria visione. Sente la necessità di osservare lo scorrere del tempo quando traccia le pennellate sulla tela e la reazione della luce attraverso il movimento. Quando immaginazione e realtà si fondono nella memoria, si ottiene l’arte, si aprono le porte a nuove dimensioni. La rifrazione modella ogni ritratto permettendo all’uomo di vedere l’invisibile nella sua descrizione immaginaria.