Maja Marx – Dep Art Out
Arte
MF22+MG Ceglie Messapica,, Provincia di Brindisi Contrada Marangi - Ulmo, Ceglie Messapica, Brindisi , 72013, Italia
26/07/2025
In collaborazione con WHATIFTHEWORLD, Cape Town
Maja Marx (nata nel 1977) è un'artista sudafricana che vive e lavora a Città del Capo. Esponente dell'arte astratta contemporanea, concepisce la pittura come un'attivazione ottica della superficie. Ha esposto in numerose mostre sia in Sudafrica che a livello internazionale, tra cui la sua più recente personale, Skin of the Eye (2023), la sesta presso la galleria WHATIFTHEWORLD, e la collettiva Fallow Ground (2025) a cura di Reservoir Project, ospitata da Spaced Out, Gut Kerkow in collaborazione con PSM, Berlino.
Per questa speciale occasione, Maja Marx presenterà un'installazione site-specific, concepita appositamente per dialogare con la suggestiva cornice del trullo, una struttura tradizionale in pietra splendidamente restaurata, emblematica dell'architettura e della storia della regione. Un'opera che attraverserà per intero il trullo fino a riformularne la spazialità interna, sondando al contempo le possibilità installative della pittura. Il lavoro incarna il concetto di narrazione che si dispiega, evocando un viaggio nel tempo e nel paesaggio.
When Pink was Yellow fa parte di un’indagine poetica sul flusso del pensiero durante la quiete dell’atto pittorico. Esso affonda le radici in un interesse poetico per la voce e il linguaggio, più specificatamente su come l’idea di voce si traduca in astrazione visiva e su come il suono venga descritto usando il linguaggio del colore.
Una singola linea rosa attraversa la lunghezza del rotolo ocra, un punto di riferimento per il dispiegarsi di questa superficie nel tempo. La linea si intensifica fino a formare un velo ottico, allo stesso tempo solido e trasparente. La superficie vibra in uno spazio ottico intermedio tra rosa e giallo, due colori distinti per l’occhio, ma simili nel tono. L’artista immagina la sua pittura entrare nello spazio del trullo come un pensiero, fluttuando come fa una voce, appena prima di lasciare le labbra.
"Mi immagino mentre porto il rotolo all’interno del Trullo. Srotolandolo in quello spazio cranico, come se vi portassi un pensiero. Immagino quell’interno cavernoso come l’interno della bocca – e il rotolo che si srotola lì dentro come una lingua. Sospeso a mezz’aria come una voce, una frase che non ha ancora lasciato le labbra”.
I dipinti di Maja Marx sono essenzialmente iper-attivazioni della superficie. Marx inizia mappando composizioni "trovate" sulla sua tela, e poi lascia che questo processo di trascrizione proliferi in forma autonoma. Una volta che il campo ottico di ogni tela prende vita, Marx usa l'atto del dipingere per "fissare" letteralmente se stessa sulla tela: ogni strato di pittura, ogni coinvolgimento reagisce agli strati sottostanti, diventando ricchi campi autoreferenziali in cui l'atto fisico dello sguardo è in primo piano; superfici che vengono lette, guardate e fissate contemporaneamente.
La mostra si terrà in un'unica serata, sabato 26 luglio, dalle 19:00 alle 21:00, con il format One Night Only in collaborazione con WHATIFTHEWORLD, Città del Capo - Sudafrica, a cura di Carmelo Cipriani.