ITINERARI viaggio in Italia dopo gli anni’60

Arte

Via Roma, 45 , Livorno, LI, 57126, Italia
12/10/2018 - 30/10/2018

Nella ricorrenza dei 50 anni dal 1968, anno cruciale per i cambiamenti della società e del costume, la galleria Guastalla Centro Arte presenta per i mesi estivi un nuovo allestimento di opere realizzate principalmente durante i decenni degli anni '60 e ‘70, considerati questi come periodo di snodo e di forte rinnovamento dell’arte contemporanea in Italia: l’intento è proprio quello di analizzare, anche se certamente non in modo esaustivo, alcuni sviluppi che l’arte contemporanea ha avuto in quegli anni, quasi fosse un piccolo viaggio dentro correnti, movimenti, tendenze che già esistevano o che nascono in quel periodo e si sviluppano anche successivamente.
Saranno esposte opere di Alberto Burri, presente con alcune rare acquaforti, Emilio Scanavino con un importante olio del 1973, e una tecnica mista del 1968, una scultura in acciaio di Fausto Melotti del 1968, ed anche opere di Consagra, Corpora, Turcato, Dorazio, Reggiani, Santomaso quasi a fotografare lo stato di quelle tendenze astratto-informali, nate in periodi precedenti a quello preso in esame, ma che ancora in quegli anni mostravano tutta la loro vitalità.
Michelangelo Pistoletto e Alighiero Boetti, presenti in mostra con 2 opere multiple, danno vita a Torino ad un nuovo linguaggio di tipo concettuale che porterà alla nascita dell’arte povera.
Nei due decenni degli anni '60 e ’70, si registra la nascita e lo sviluppo nella sua pienezza di un linguaggio Pop, tipicamente italiano, diverso ma vicino a quello sviluppatosi negli stessi anni in altri paesi occidentali: in mostra un Paesaggio anemico degli anni ’70 di Mario Schifano, 2 dipinti di Franco Angeli degli stessi anni e un Omaggio a Michelangelo del 1978 di Tano Festa.
Altre individualità che hanno visto crescere il loro lavoro in modo autonomo ed originale a cavallo fra gli anni ‘60 e ‘70 e che grande importanza hanno avuto, tanto da essere considerati dei capo-scuola, sono Rodolfo Aricò ed Enrico Baj qui rappresentato sia da un importante dipinto e collage del 1973 ispirato alla vicenda del Watergate, che da alcune “maschere” in legno. Interessante anche la sperimentazione portata avanti da Elio Marchegiani con la serie delle “serrature” dei primi anni ’60.
Per finire la nostra panoramica sull’arte dopo i '60, abbiamo voluto inserire due opere su carta di Renato Guttuso del 1973 ed un dipinto “Tetti” del 1976 a testimonianza di quanto ancora l’approccio della figurazione realistica, erede della grande tradizione italiana fosse ancora vivo e capace di esprimere soluzioni interessanti.