NOI X SEMPRE

Arte

Viale San Pedrino 4, Varese, VA, 21100, Italia
07/04/2019 - 12/05/2019

NOI X SEMPRE è il nuovo progetto concepito da Federico Cantale, Jimmy Milani e Giacomo Montanelli per Yellow. Nel disegno di presentazione, gli artisti si raffigurano come una chimera a tre teste, a illustrare una serrata pratica di collaborazione sviluppata nel corso degli anni, di cui questa mostra compone il capitolo più recente. Il progetto ha il suo punto di avvio in una precedente occasione espositiva comune, in cui il dibattito provocato da un'opera in mostra ha condotto gli artisti a interrogarsi sul tema dell'amore. Il sentimento è abbordato da una delle dimensioni più problematiche per il sentire contemporaneo, quella che gli autori definiscono "da cantautorato", descrivendo ironicamente la manifestazione affettiva legata al periodo adolescenziale. Questa trama concettuale è dipanata secondo sensibilità individuali che trovano i propri intrecci su aspetti quali "l'attenzione agli aspetti decorativi apparenti che nascondono intenzionalità diverse, il rapporto ideale con l'oggetto, le forme che esso acquisisce" (Montanelli).
Jimmy Milani e Giacomo Montanelli presentano un dittico di quadri, ideati in maniera unitaria ma indipendenti fra loro. Le opere, accordate nella gamma cromatica alle qualità architettoniche dello spazio, adottano una grande scala per estendere la concezione della pittura a diverse ipotesi decorative, quali il wall painting o il tendaggio. Il medesimo tema del notturno è osservato da diverse angolature: il primo riprende un vocabolario architettonico di matrice metafisica, depurandolo in un senso grafico che contraddice la tensione prospettica e inserendo elementi eterodossi; il processo di astrazione - interpretato come una dinamica di idealità - è amplificato nel lavoro del secondo, fondato su una costruzione dell'immagine "come problema da risolvere" (Montanelli), che unisce interessi per la storia dell'arte e altri sistemi segnici.
La scultura di Federico Cantale reinterpreta la tradizione statuaria attraverso alcuni archetipi tipologici e tematiche eroiche. Nella coppia di nuovi lavori pensati per l'occasione, l'artista risponde al problema della mostra estendendo la sua ricerca plastica all'oggetto comune, rileggendolo attraverso un processo di "minimalizzazione" formale.