“TRA SEGNO E MATERIA” LA METAMORFOSI
Arte
via dei Mille 60 , via dei Mille 60 , Napoli , Napoli , 80100, Italia
21/01/2020 - 04/02/2020
TRA SEGNO E MATERIA – LA METAMORFOSI
Mutamento radicale, cambiamento, trasformazione…
Trasformazione cui va soggetto l'organo di una pianta durante le varie fasi del suo sviluppo , di una molecola dovuta ad allotropia o allo spostamento degli atomi, cambiamento
di forma, di persona o cosa in altra di diversa natura, complesso dei cambiamenti di forma e di struttura che molti animali subiscono al termine del loro sviluppo
embrionale per raggiungere lo sviluppo completo…
“Tra segno e materia – La metamorfosi” è un percorso fatto di approdi narrativi in cui il filo conduttore sembra dipanarsi lungo un incrocio di voci e di sguardi (quelli
dei quattro artisti presenti) e di repentine stazioni di sosta. Tutte riconducibili a quel patrimonio secolare che è senso – e pertanto sostanza – della storia artistica del
nostro paese. Ovvero la continua ri-scoperta di una espressività che, al pari della bellezza, regola e alimenta il significato più intimo e struggente del fare arte. Come
se la ricerca degli autori si concentrasse, fatalmente e necessariamente, sui piani della segretezza e del profondo per consegnare a noi le presumibili fattezze dell’inconscio.
E di questo i segni, le cromie, la voce.
Oltre la soglia della forma, della natura e del reale: è lì che va in scena La Metamorfosi. Un’immersione nell’arte multidisciplinare tra installazioni, sculture e dipinti di
giovani artisti contemporanei. Sin da subito si ha la sensazione di “spaesamento” e per i visitatori
il processo di cambiamento accompagna per tutto il percorso dei 4 artisti, in una metamorfosi che, non è solo dell’arte espressa in sé ma anche delle sue dimensioni e
degli elementi utilizzati per esprimerla. Come sostiene la curatrice e storica dell’arte spagnola Chus Martinez
“Nella società tecnologica contemporanea, dominata dalla cultura digitale e dall’esperienza indiretta e virtuale della realtà – scrive la curatrice – la trasformazione della
soggettività potrebbe passare attraverso una relazione metamorfica con il mondo naturale”.
Presentano gli artisti:
Mariangela Calabrese Dal 1980 la sua ricerca artistica è intesa soprattutto come sguardo innovativo e relazionale nei confronti della tradizione artistica e letteraria,
partendo dal Simbolismo di fine ‘800, da Turner all’Informale, da Rothko, a Klein, a Twombly, tramite riferimenti visivi- informazioni di energia ideativa, e da Virgilio a
Dante dove una concessione formale aperta, indaga veri e propri bacini della memoria come territori di viaggio segnati dalle emozioni e dal pensiero umano. La sua
esperienza espressiva, quale rigoroso percorso di contaminazione e proiezione, è un itinerario ricco di approdi e di linguaggi esplorati: la pittura, la scultura, i libri d’artista,
le installazioni, e più recentemente le opere ambientali, le performance relazionali.
Giancarlo Ciccozzi è considerato uno degli artisti emergenti più quotati nel panorama dell’arte astratta contemporanea. La sua sensibilità artistica è legata agli studi e
ai movimenti dei grandi Maestri come Burri, de Kooning, Marotta, Castellani, Mariani, Basaldella, Rothko, e quindi concettualmente e intimamente cresciuto con la
poetica dell’espressionismo astratto internazionale. La sua arte è “puro caos controllato” della materia e delle forme come risultato di gesti manuali impressi sulla tela.
Utilizza materiali come pietrame, gessi, collanti speciali e colla di coniglio, pigmenti di terre lontane, juta, lino e carta antica, visibili nelle serie “Trasposizioni”, nei “Cementi”
o nei “Catrami”.