MICHAEL DRESSEL Lost in Hollywood
Arte, Fotografia
Via Tiraboschi 2/76 corte interna , Milano, Milano, 20135, Italia
15/10/2021 - 29/01/2022
La vita dell’artista sembra la trama perfetta di un libro avvincente, nato nel 1958 dietro la cortina di ferro della Berlino Est, dopo aver concluso il servizio militare obbligatorio inizia a frequentare l’East Berlin University of the Arts studiando scenografia. La realtà in cui vive però gli risulta così opprimente da cercare di fuggire dal cosiddetto“Paradiso di lavoratori e agricoltori” arrampicandosi oltre il MURO. La fuga purtroppo fallisce e viene spedito in prigione per ben 2 anni, esperienza che Dressel reputa la più formativa della sua vita. Dopo lunghe lotte nel 1984 arriva nella Berlino Ovest lavorando come tassista fino ad approdare, dopo alcuni viaggi per il mondo, a Los Angeles dove lavora come tecnico del suono nel patinato mondo hollywoodiano che l’ha portato a diventare membro dell’Oscar Academy.
La serie in mostra non si focalizza però sull’Hollywood che conosciamo, simbolo per antonomasia del mondo dello spettacolo, fatto di eccessi, fama e vite da copertina ma mette al centro dell’immagine gli esclusi da questo mondo, arrivati in questo luogo pieni di sogni e ambizioni che non sono mai riusciti a conquistare. Molti dei personaggi che l’artista incontra per le strade di Los Angeles giungono in questa città pieni di aspettative e pronti a cambiare la loro vita solo per poi rimanere intrappolati in questa realtà fittizia. Nelle foto di Dressel troviamo ritratti di mendicanti la cui condizione di indigenza è la prova del fallimento della nostra società in cui l’1% più ricco possiede il doppio del 90% della popolazione mondiale. Il divario fra ricchi e poveri è ovviamente presente in molte metropoli ma a Los Angeles risulta particolarmente inclemente. Fra i protagonisti del flusso continuo di immagini di Dressel troviamo molti aspiranti attori che indossano i loro grotteschi outfit ricalcando i ruoli hollywoodiani. Per qualche dollaro posano con i turisti vicino a Hollywood Boulevard meglio conosciuta come la Walk of Fame per riuscire a comprare qualcosa da mangiare. Sembra che, nonostante questa vita frustante che non gli ha concesso nulla, continuino ad aspirare al sogno americano che appare così chimerico a noi europei, quasi fossero incapaci di allontanarsi dal campo di gravità delle “Fabbriche dei sogni”.