Anarchie Visive

Arte

Apocrayphalgallery, @apocrayphalgallery evento visibilesu instagram solo online, roma, rm, 00163, Italia
04/04/2022 - 30/04/2022

Apocryphal Gallery
Solo su instagram: @apocryphalgallery
Da un'idea di Mario Nalli
“Anarchie visive “
Personale di Giampiero Cusumano
Inaugurazione 4 aprile 2022 alle ore 19:00
La mostra proseguirà fino al 14 aprile 2022

“Anarchie visive “ è la personale dell’artista Giampiero Cusumano ed è la XXIX mostra ospitata nell’Apocryphal Gallery. La galleria è visitabile esclusivamente su Instagram nel profilo: @apocryphalgallery.
L’Apocryphalgallery è lieta di ospitare nei suoi ambienti espositivi, per la prima volta, l’artista Giampiero Cusumano con la mostra di pittura dal titolo Anarchia visiva con testo critico di Virginia Foderaro.
Ormai da due anni Mario Nalli ha dato vita alla sua Apocryphal Gallery. Egli sintetizza così la vera essenza del progetto: “La galleria apocrifa nasconde ed esalta nello stesso istante la piccola opera, trascina lo spettatore nello smarrimento delle reali dimensioni dello spazio e del suo contenuto. Ecco allora che l’artista è convocato a misurarsi in una dimensione diversa, mettersi in gioco in uno spazio fuori dal comune, “falso”, ad interrogarsi e ri-progettarsi in una galleria inusuale, fuori da ogni canone di spazio espositivo. L’artista, certamente, e ne sono consapevole, deve decisamente cambiare il ragionamento e pensare al piccolo formato in una nuova dimensione. Invito dunque ad una nuova scommessa, e chi sa se forse porterà a nuovi stimoli e a risultati inaspettati.”
Virginia Foderaro ci introduce nella pittura di Giampiero Cusimano:
La sua ancestrale esigenza di rendere l’esperienza culturale un fenomeno estetizzante oltrepassa gli usuali processi del ragionamento e approda a sfere più elevate di consapevolezza in un congiunto di funzioni dell’essere, psichiche, emotive e fisiologiche. Processo, questo, che gli consente di sviluppare percezioni assai più profonde del comune sentire e che gli conferisce la coscienza di quale sia la funzione dell’arte, processo alchemico di conversione di un mondo utopico ma realizzabile, in cui l’armonia si riveli pregio dell’uomo e non soltanto incontrastata virtù della natura.