FEMMINICIDO 2015-2022

Arte

piazza Indipendenza, Treviso, TV, 31100, Italia
06/11/2022 - 12/11/2022

La sala del Trecento ospiterà la mostra Femminicidio dell’artista Paola Volpato con centinaia di disegni che ritraggono le donne uccise nel 2020, 21 e 22, mentre su altre pareti saranno proiettati i ritratti delle donne uccise in Italia dal 2015 ad oggi e tutti i loro nomi.
Un lavoro quasi decennale che l’artista Paola Volpato ha esposto in varie città italiane e che continua con tenacia e amorevole cura a portare avanti.
Dice l’artista : Ho pensato da subito a dei ritratti delle vittime perché volevo essere loro vicina, toccare i loro volti, vedere i loro sguardi con un desiderio impossibile di rimettere al mondo quella persona negata, restituirgli una qualche presenza, non farle scomparire come avrebbero voluto fare quelli che le hanno uccise. E con questo lavoro di emersione dalla marea dei casi di cronaca nera, loro potevano diventare portatrici di una volontà di riscatto e di presa di coscienza per le altre donne. Lasciano sgomenti i loro sguardi, la loro bellezza, il loro sorriso. Vederle tutte insieme, guardare in faccia i volti delle vittime riesce a far sentire quanto la violenza di genere sia diffusa e persistente e come sia vicina alla nostra quotidianità.

Sostenuto da istituzioni, persone singole, sindacati, associazioni il lavoro si è modulato sugli spazi ospitanti con installazioni site specific, sound design o proiezioni multi-canale. E’ stato esposto non solo in sedi istituzionali quali il Parlamento italiano, musei e sale espositive, ma è anche stato portato in auditorium, ex forti, biblioteche pubbliche, scuole, sedi periferiche, proiettato su Torri cittadine.

Questo lavoro ha il grande merito di raggiungere donne ragazze uomini che mai avevano avuto occasione di riflettere su questo tema che, non solo condanna la violenza sulle donne, ma pone interrogativi sul perché e su cosa essa si fondi.
Ha un linguaggio immediato e accessibile a tutti, non semplicistico, ma capace di toccare in profondità. Ed è proprio la sensibilizzazione e l’aspetto culturale la principale arma per combatterlo - come rileva la recente relazione della Commissione del Senato sul contrasto alla violenza di genere.