Piero Boni dal 4 al 24 agosto in “Vertigini e vibrazioni del XXI secolo”

Arte

Palazzo Marchesale Castriota, Via Roma, 19, Melpignano, LE, 73020, Italia
04/08/2023 - 24/08/2023

Si inseriscono all’interno della mostra contemporanea “Vertigini e vibrazioni del XXI secolo” di Patty’s Art Gallery le opere di Piero Boni. 10 dipinti, raffiguranti pianeti utopici, verranno esposti dal 4 al 24 agosto presso il Palazzo Marchesale di Melpignano, a Lecce.

Il pittore bergamasco, noto per i suoi lavori di grandi dimensioni dalle tinte rasserenanti, trova nella rassegna patrocinata dal Comune di Melpignano e dalla Provincia di Lecce – Salento d’Amare un posto d’onore.

“Vertigini e vibrazioni del XXI secolo” intende infatti porre il visitatore in una posizione privilegiata per permettergli di riconnettersi alle sue radici attraverso l’arte, offrendogli una via di fuga al senso di disorientamento. Quello che si trova nella ricerca dell’artista: l’essenza per arrivare alla gioia.

“Alla base delle mie opere c’è il mondo interiore” spiega Piero Boni. “C’è la certezza della sopravvivenza dello spirito. L’arte per me è una forma di conoscenza, che non mi porta a fare reportage, ma mi conduce alla ricerca dell’essenza. E la conoscenza dell’essenza produce compiacimento, gioia. Suscita bellezza”. Una bellezza che volge in alto, verso mondi ideali e virtuosi come quelli da lui raffigurati, caratterizzati da un principio di estetica che permea e domina tutto. Il pianeta Giò, così come il più evoluto Artù, riconduce a una creazione e a una coscienza universale gioiosa. Quella che sembra perduta oggi: “Le generazioni del XXI secolo non credono più in nulla. Non basta dire ‘mi piace’, serve semmai un ‘ci credo’, una sicurezza interiore nella sopravvivenza dello spirito”. Continua Boni: “Non ci sono momenti di nostalgia, di sogno, perché si vuole vivere un presente senza turbamenti e quindi senza gioia. Questo perché si pensa semplicemente a come passare il tempo inutilmente”. Occorre perciò un aiuto (come uno dei titoli ad accompagnamento delle sue opere) che guidi l’interpretazione e l’emozione dell’osservatore.

Per Boni, dunque, il piacere dell’arte sta tutto nella scoperta di come stanno le cose. Si tratta di uno sfogo dell’anima e di una gioia interna. Quest’ultima, si conserva solamente prendendo consapevolezza della propria condizione e del dolore, distaccandosi poi da quest’ultimo. L’augurio, instillato nei suoi lavori, sussurra di volgersi verso l’alto, ritrovandosi. In questo caso, con una sosta di ristoro a Melpignano, tra “Vertigini e vibrazioni del XXI secolo”.