Residenze performative: ecco la nuova call di “Richiedo asilo artistico”
Arti Performative
Corso Italia, 182, Gorizia, Go, 34170, Italia
12/01/2024 - 07/02/2024
Nel 2024 la call “Richiedo asilo artistico” raggiunge l’importante traguardo dei 10 anni. Promosso dal Festival InVisible Cities-Contaminazioni Digitali e dall’associazione Quarantasettezeroquattro, in collaborazione con CSS Teatro stabile di innovazione del FVG e PimOff, anche quest’anno il bando intende favorire l’esplorazione delle potenzialità del dialogo tra i diversi linguaggi espressivi anche (ma non solo) in relazione ai nuovi codici e modalità di comunicazione. Un progetto di rete, capace di favorire la crescita, la sperimentazione, il dialogo con professionisti, pubblici, contesti differenti. Appare infatti sempre più necessario dare ad artisti e compagnie spazi, risorse, sostegno per favorire la sperimentazione nell’ambito del teatro, della danza, della multimedialità.
A CHI È RIVOLTA LA CALL – Ecco allora che i destinatari del bando sono singoli artisti, di qualsiasi nazionalità, purché maggiorenni; ma anche gruppi, collettivi e compagnie. I candidati potranno presentare uno spettacolo, una performance, un’installazione multimediale da sviluppare in residenza in una o più tappe presso le realtà proponenti o, in alternativa, candidare un progetto che ha già debuttato in spazi urbani o teatrali presso una delle realtà partner. Per ogni tappa di residenza e ogni ospitalità è previsto un cachet da 1.200 a 2 mila euro.
TECNOLOGIE LEGGERE E COMUNITÀ – In particolare saranno apprezzati i progetti che prevedono l’utilizzo di tecnologie leggere e/o dispositivi del quotidiano in una declinazione scenica. Sempre più, infatti, i processi di creazione artistica, le modalità di fruizione del pubblico, la possibilità di mettere in dialogo performance e spazi urbani trovano nuovi stimoli creativi in tecnologie che potremmo definire, appunto, “del quotidiano”, come smartphone, tablet, cuffie, sensori, app di messaggistica, social network. Accanto a ciò, il bando sostiene da sempre progetti capaci di svilupparsi in modalità site e community specific, legando i processi di creazione e le strategie di fruizione a specifici contesti e alle comunità che li abitano. Grande attenzione, quindi, alla riflessione sul “fare comunità”, sul coinvolgimento, del pubblico, sulla capacità di valorizzare spazi urbani e naturali.