A Q U A
Arte
Strada Statale 113, km 23,200, Contrada Piano torre, Vico degli Ulivi, Messina, ME, 98163, Italia
30/06/2023 - 21/07/2023
A Q U A
Alba La Mantia / Monreau
L’acqua è il principio di tutte le cose, Dio è quella mente
che plasma dall’acqua tutte le cose. (Talete VII sec. A.C.)
La materia vivente inizia dall’acqua la sua avventura; nel liquido (amniotico) vive l’uomo la sua formazione iniziale; logico quindi che già all’albeggiare del pensiero simbolico l’uomo percepisse, per immediata intuizione, la fondamentale importanza dell’acqua nel ciclo vitale. L’acqua divenne così oggetto di una enorme speculazione tanto che, ai suoi modi di apparire, furono e sono legate infinite ierofanie e riti presso tutti i popoli.
E, in effetti, è sì un un liquido speciale: due atomi di Idrogeno e uno di Ossigeno legati strettamente tra di loro a formare una molecola che chimicamente è stata studiata in dettaglio mentre poco si conosce dei suoi aspetti fisici, ovvero del sorprendente comportamento delle sue molecole nell’ambiente umano e non solo. Da qui le affascinanti ipotesi sui “fenomeni di coerenza”, sul “cluster”, sulla sua “memoria”.
Essendo ogni forma di conoscenza e di consapevolezza del mondo legata all’immagine, l’acqua è stato elemento ricorrente nell’arte, da Giotto a Claude Monet, da Van Gogh a Tintoretto, fino agli splendidi cicli visivi di Bill Viola in mostra a Palazzo Reale a Milano. Simbolo di vita, rinascita, purificazione, protagonista di piccoli e grandi capolavori, fonte infinita di ispirazione.
Qui a Rasocolmo, oltre che focus di questa mostra, diventa medium privilegiato essendo l’acquerello nient’altro che pigmenti con poca colla e tanta acqua.
A Q U A è una vetrina di 16 opere simili per tecnica e dimensione, ma che ognuna delle due artiste chiamate a dialogare declina in un suo modo specifico attraverso colore, densità e trasparenza in cui la tecnica si traduce in luce che ripercorre e ri-produce per analisi e sintesi l’idea del paesaggio acquatico. Attraverso l’acqua, protagonista assoluta della mostra, si ottengono così suggestive fusioni di colori: un fascino che è racchiuso nella rapidità di esecuzione, nelle trasparenze e nella difficoltà di domare l’acqua ed il colore.
Alla pittura di paesaggio l’estetica attribuisce dalla fine del ‘700 due categorie essenziali e, in qualche modo, antitetiche: il Pittoresco e il Sublime.
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Gli acquerelli di Alba La Mantia, iscrivibili nella lunga tradizione del “pittoresco” inglese di constableiana memoria, sembrano sgorgare da sguardi profondi, un modo di guardare che le hanno evitato di prosciugarsi nel paesaggio devastato della post-modernità. L’artista non si fa problema ad essere figurativa e accessibile, chiara e armoniosa, esteticamente seducente, sostenuta da una sapienza tecnica che media il colore leggero con la precisione lenticolare. Il gioco di luce del mare, dei fiumi, delle fontane, evidenzia, dietro un’ apparente semplicità, due cose niente affatto semplici: la conoscenza della percezione, e del suo tradursi in pittura, e la capacità narrativa della realtà che apre in ogni immagine una fitta rete di relazioni tra ciò che nella rappresentazione è naturale e ciò che è artificiale. I suoi acquerelli mettono in discussione quella rappresentazione del mondo, purtroppo ancora così forte nel nostro universo cognitivo, che oppone tra loro natura e cultura. I bagnanti in cui ci rispecchiamo, il paesaggio della marina ibridado con le case, l’acqua che zampilla e si raccoglie grazie all’opera dell’uomo, in una fontana, tutto viene unito nella percezione.
Al contrario, le opere di Monreau abdicano volutamente alla sequenza narrativa e alla rete di relazioni fra gli oggetti, fra le costruzioni dell’uomo e la costruzione del paesaggio fatta “addomesticando la natura” che dovrebbe accoglierle modificandosi, riducendo la propria potenza e la propria terribilità sublime.
La sua pittura evoca un’aura di sospesa incredulità, come se si vedesse il mondo per la prima volta, e risveglia gli spiriti degli elementi.
Non ci troviamo di fronte a paesaggi ma ad evocazioni di essi, nessuna linea d’orizzonte ci rassicura, sono suggestioni di mare e di nuvole, di isole e scrosci di pioggia. La sfida pare essere quella di mostrare un paesaggio universale di tutti e di nessuno. Un mare ancestrale, primordiale, senza traccia dell’uomo, eppure radioso e, soprattutto, potente. Monreau è una pittrice moderna che è sopravvissuta alla modernità senza perdere lo stupore dello sguardo. Rappresenta il mondo nel suo elemento primordiale come in una sorta di rito magico la cui essenza sta nella compenetrazione tra finito ed infinito, nella profonda connessione con la vita del vivente eternamente mutevole.
Mariateresa Zagone
Le artiste
Alba Rita La Mantia, nasce ad Acquedolci nel 1958. Frequenta il liceo artistico di Palermo e, in seguito, corsi di acquerello a Firenze. Frequenta la Scuola di ceramica sezione decoro di Montelupo Fiorentino (FI) collaborando con diversi laboratori di ceramica a Firenze e a Montelupo Fiorentino. Tornata in Sicilia collabora con diversi laboratori di ceramica di Santo Stefano di Camastra (ME). Annovera inoltre varie collaborazioni come illustratrice. Artista poliedrica, padroneggia molteplici tecniche pittoriche, con particolare attitudine all'uso dei materiali da riciclo come mezzo per la pittura materica. Ama in particolare la pittura ad olio e ad acquerello. Ottiene lusinghieri riscontri nella ritrattistica con l'uso di matita e grafite. Diverse opere sono state utilizzate come copertine di libri e taccuini.
contatti: albalamantia@gmail.com: https://www.facebook.com/AlbaRitaLamantia/; https://www.instagram.com/alba_la_mantia/?hl=it
Lilly Romano, in arte Monreau, nasce a Messina nel 1976. Si forma alla Scuola d’Arte e si perfeziona all’Accademia di Belle Arti acquisendo grande padronanza delle tecniche del disegno e del colore con particolare riferimento all’acquerello, all’olio e all’acrilico. Nel dicembre 2017 è protagonista della personale “Ad un tratto...” che registra positiva attenzione di pubblico e critica. Negli anni successivi intensifica l’attività con le personali “Quando finisce l’Inverno” (2021) e “Di Mare e di vento –acquerelli dell’anima” (2021), entrambe a cura di Mariateresa Zagone. Ha inoltre partecipato a numerosi premi e mostre collettive tra le quali “Luna Quadra” (2019) e “Omaggio a Lei” (2021), al concorso “Albino città del Moroni” (2019) con l’opera “Senza Titolo”, alla call “Segnalibro d’artista”(2022) e ai Premi Internazionali “Catalani” e “Quartiere Avignone” (2021).
contatti:leaoromano01@gmail.com; https://www.instagram.com/Monreau37; whatsapp 338 1520195