Bruno Bani. I Fondamenti della realtà

Arte

Via D'Azeglio 96/A, Bologna, BO, 40123, Italia
26/01/2018 - 11/02/2018

Dal 26 gennaio al 11 febbraio 2018, in occasione di Arte Fiera Bologna e ART CITY White Night , la Galleria Bottegantica di Bologna accoglierà nei suoi spazi espositivi di via D’Azeglio 96/A, la retrospettiva "Bruno Bani. I fondamenti della realtà" , dedicata all'artista milanese, tra i più originali interpreti della pittura analitica contemporanea.

Nato a Cernusco sul Naviglio (Milano) nel 1964, Bruno Bani si appassiona fin dall'età giovanile alla fotografia. Attraverso la macchina inizia a scrutare il mondo dell’arte e collabora abitualmente in contesti importanti come la Peggy Guggenheim Collection, Palazzo Fortuny a Venezia e Villa Clerici a Milano; facendo di questa passione un vero e proprio mestiere. Dal 1978 lavora presso la F.lli Colombo Fotolito, che diviene successivamente la Grafic&Design Project, dove attualmente è project manager.

Nel corso della sua produzione artistica, Bruno Bani si è dedicato all’arte attraverso le sue innumerevoli forme ma è la fotografia il filo conduttore che lo ha sempre accompagnato. In questi ultimi anni ha intrapreso un’ulteriore passione: la pittura, esponendo nelle più importanti città tra cui Milano, Parigi e New York.

La mostra,"Bruno Bani. I fondamenti della realtà", a cura di Enzo Savoia e Giada Forte, si propone di indagare le tappe creative dell’artista nel suo processo di formulazione degli elementi costitutivi della realtà: la matematica e la logica.

Il titolo scelto è un rimando allo spazio e alla realtà di cui l’uomo fa parte e che fin dai subito ha cercato di controllare, assoggettare e gestire. In questo processo di evoluzione, punto fondamentale è stata la nascita della matematica. Euclide fu il primo ad organizzare in maniera deduttiva e con un sistema logico tutte le conclusioni a cui erano giunti i matematici fino a quel momento, delineando gli elementi costitutivi della realtà: punto, retta, piano.

Sono proprio questi i principi essenziali che troviamo all'interno dell’opera di Bruno Bani. Con un piano e poche linee circolari sinuose, riesce a fermare e cogliere la continuità della spazio e della realtà in uno spazio finito e tangibile, dove il macrocosmo viene proiettato nel suo microcosmo. Questi dipinti, che richiamano anche le figure di satelliti e di fenomeni astronomici come le eclissi, rappresentano nella loro essenzialità il mondo che ci circonda, e la stesura sapientemente modulata del colore monocromo esprime le emozioni e i sentimenti che l’artista vuole imprimere all'opera. Con pochi elementi e con una essenzialità assoluta, ha trovato il giusto equilibrio di se stesso e la sua perfetta prospettiva del mondo, che non è più fotografica, ma che risulta interiorizzata.