BURNING FALLS. KOEN VANMECHELEN
Arte
Fondazione Berengo Art Space, Campiello della Pescheria 4, Murano , Ve, 30141, Italia
08/04/2022 - 15/05/2022
Arricchita da alcuni pezzi inediti, la mostra-evento dell’artista belga dagli Uffizi sbarca a Murano per Homo Faber 2022. In contemporanea, la Fondazione Berengo Art Space ospita anche SottoVetro, una collettiva “Made in WonderGlass” curata da Jean Blanchaert.
Reduci dal grande successo riscosso alla Galleria degli Uffizi di Firenze con la mostra Seduzione, le trenta creature fantastiche realizzate da Koen Vanmechelen con accostamenti di vetro e marmo di Carrara vengono presentate da Adriano Berengo nel luogo che le ha viste nascere: l’isola di Murano.
Realizzate l’anno scorso con il supporto dei maestri di Berengo Studio, le opere verranno ospitate da venerdì 8 aprile fino a domenica 15 maggio 2022 all’interno della Fondazione Berengo Art Space (Campiello della Pescheria 4) con il titolo Burning Falls.
La mostra si inserisce all’interno della sezione In Città di Homo Faber 2022, il grande evento espositivo dedicato ai mestieri d’arte e all’alto artigianato internazionale organizzato dalla Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship in partnership con la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, la Japan Foundation e la Fondation Bettencourt Schueller (www.homofaber.com).
Per l’occasione, oltre a Medusa, alla tigre rossa, ai polli serpentini, alle iguana cornute e agli altri animali fantastici visti a Firenze, ci saranno anche alcuni pezzi mai esposti, tra cui gli interessanti lampadari “Formula Segreta”: due opere complesse che riflettono sull’origine, la decadenza e la rigenerazione di ogni cosa creata, e che vogliono rappresentare un tributo dell’artista alla storia del vetro muranese.
Tutte le sculture prodotte da Vanmechelen per questo progetto accostano sapientemente i toni del marmo alla lucentezza del vetro, e vogliono riflettere sul significato di alcune figure chiave della mitologia classica. Accade per Medusa, la gorgone che al posto dei capelli aveva serpenti il cui veleno poteva svegliare i morti: nel darle forma Vanmechelen traccia un astuto parallelo notando come le uova di gallina siano usate nella medicina moderna come base per vaccini e medicinali. La sua Medusa diventa quindi una metafora dell'umanità stessa, intrisa del potere di uccidere oltre che della capacità di portare nuova vita.
In maniera analoga, viene riletta anche la simbologia dei serpenti, trasformati per l’occasione in polli mostruosi e deformi. L’intento è quello di evocare nello spettatore il valore simbolico dell’umile pollo, un soggetto da sempre molto caro all’artista perché esempio del potenziale per la vita e dei modi in cui gli esseri umani sono stati negligenti con il suo potenziale illimitato.
La mostra, curata da Studio Vanmechelen in collaborazione con Fondazione Berengo, è aperta dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 17.00. Ingresso libero.