CLOUDS AND STEEL

Arte

Via del Consolato 12, Roma, RM, 00186, Italia
12/11/2019 - 19/11/2019

Lo spazio di Una Vetrina ospita da martedì 12 a martedì 19 novembre 2019 un lavoro di Fabio Giorgi Alberti espressamente riadattato per questa occasione, esposto per la prima volta a Roma.
Clouds and Steel è il titolo dell’intervento, curato da Marta Silvi e allestito nello spazio di Via del Consolato, da anni partner del progetto “The Independent” del MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo, rivolto alla promozione delle realtà indipendenti che si occupano di arte contemporanea.
Clouds and Steel sarà presentato al pubblico martedì 12 novembre alle ore 19:00.
“Clouds and steel, esposto a Una Vetrina, sintetizza una danza degli opposti, e protrae la tensione, il continuo ribaltamento possibile e in procinto tra elementi netti, semplici, reali. Il quadro, nell’interpretazione lacaniana, dà a vedere non più il semplice soggetto ma la pulsione o il desiderio stesso di vedere. Nell’opera di Giorgi Alberti questa pulsione si rivela istantaneamente nel possessivo “my body [...] my soul” che rende lo spettatore a sua volta protagonista sia della locuzione che dell’azione.
Clouds and steel è un lavoro istallativo (ma anche per certi versi pittorico, scultoreo e video) che richiede allo spettatore uno sguardo bifocale: l’occhio è chiamato a scivolare dalla scritta in primo piano alla profondità di ciò che è riflesso nello specchio. La frase che sembra fluttuare con leggerezza, in realtà è stata incisa dietro la superficie riflettente, attraverso un’azione lenta e meticolosa, cercando di riprodurre, aiutato dalle sagome, il font stampato minuscolo.
Giorgi Alberti ricalca la forma significante delle lettere, al contrario, e questo gesto quasi meccanico contribuisce a svuotarle completamente del loro contenuto, rendendole pura forma. Il limite imposto dalle sagome rovesciate produce lo scarto tra la coscienza del linguaggio scritto e la sua evoluzione grafico-segnica in una dimensione ludica. Il rovesciamento permette alla scrittura di tracimare in uno spazio di libertà fuori da un sistema di vincoli precostituiti.” (dal testo “Attraverso lo specchio” di Marta Silvi)