IL FOTOGRAFO ALESSIO DI FRANCO PARLA DEL MONDO DELL’ARTE

Arte

Piazza Maggiore, Bologna, BO, 40120, Italia
07/04/2018 - 30/04/2018

È certamente una visione a largo raggio quella espressa dal fotografo Alessio Di Franco in merito al mondo dell'Arte nella sua attuale condizione così versatile e poliedrica. Alessio spiega con grande sensibilità intuitiva come rispetto al passato sono cambiate radicalmente le prospettive di approccio e di relazione tra gli artisti, a scapito di tutto il meccanismo generale di incontro, di scambio e di confronto che in passato reggeva e sosteneva tutta il circuito. In particolare, Alessio con acuta percezione, rimarca come gli ambienti frequentati un tempo dagli artisti erano luoghi di rifugio dove trovare amici e colleghi fidati e dove instaurare legami solidi e duraturi, fatti di sincera solidarietà e autentico spirito collaborativo. Inoltre, gli artisti potevano avere anche il supporto di personalità autorevoli che in forma di generoso mecenatismo li aiutavano e li indirizzano nelle scelte e negli orientamenti. In passato l'arte era davvero un filo conduttore portante e un ponte di trade union potentissimo, con il quale crescere ed evolversi non solo a livello intellettuale e culturale, ma anche a livello etico e umano.

Oggi, come evidenzia Alessio, si assiste ad un globale distacco tra gli artisti, ad una disgregazione del senso di unità e di appartenenza. L'artista, chiuso nel proprio egocentrico individualismo, non è più coinvolto emotivamente dai rapporti con gli altri artisti e anzi si dimostra un negativo e ingiustificato atteggiamento di competizione e di invidia. Bisognerebbe riscoprire i sani valori relazionali di una volta e ripristinare i contesti giusti, quelli dove ogni artista può sentirsi libero di esprimersi dialogando apertamente con i colleghi e trovando il calore di un sentimento di solidarietà pura e leale. Queste riflessioni così sagge e lungimiranti espresse da un giovane e promettente artista come è Alessio, mettono in luce come in una società dove regnano sovrane la superficialità e l'indifferenza, sarebbero davvero delle oasi speciali quelle dove l'arte è sinonimo di coesione e compartecipazione incondizionata e darebbero un ottimo esempio a livello sociale e collettivo.