Installazione “La vita quotidiana della cultura pastorale sulla via della lana 1845-1950

Fotografia, Altro

CALATA SANT'ANTONIO 1, Scanno, IT, 67038 (AQ), Italia
10/10/2022 - 16/10/2022

I 12 mesi della vita dei pastori
A Scanno (Abruzzo, L’Aquila) il Museo della lana sta ristrutturando l’installazione intitolata La vita quotidiana della cultura pastorale tra il 1845 e il 1950. Una vita ferma dai Borboni alla Repubblica nascente.
A settembre gli uomini partivano dai borghi, percorrevano i tratturi fino ai pascoli della Puglia. A maggio tornavano. Le donne rimanevano nei borghi con i vecchi e i bambini, amministravano le dispense, tessevano e cucivano gli abiti, curavano gli animali domestici.
Uomini e donne erano due comunità separate da compiti, utensili e mentalità. Gli uomini erano esposti alla vita all’aperto e al lavoro della sorveglianza delle greggi, della lavorazione dei formaggi e delle fantasticherie sui corpi delle donne lontane.
Le donne erano impegnate negli altrettanto duri lavori di casa e nella preparazione degli abiti in vista degli incontri durante la breve estate del ritorno e degli incontri. Due stili di vita diversi con i loro costumi e immaginari.
Nei 12 spazi dell'installazione gli attrezzi sono disposti nell’ordine dell’anno pastorale. Ogni mese con i suoi utensili e lavori. Tutti preparavano e usavano coltelli e forbici, ombrelli e mantelli, marchi per le greggi, paioli per i formaggi. E nel borgo telai e vasellame, immagini sacre e amuleti.
Questa installazione è la proiezione materiale di idee, consuetudini, tecniche, fabrilità, culti, credenze di una comunità pastorale nel momento in cui la sua cultura veniva investita dalla società industrialista emergente (circa 1815-1950).
Il viaggiatore che entra in questa rappresentazione di un anno dei pastori si trova, d’improvviso, in un mondo ormai estraneo e può iniziare un percorso cognitivo ed estetico in un immaginario reso visibile dai gesti invisibili di quelli che hanno usato questi attrezzi per guidare e tosare le pecore, fabbricare i formaggi, difendersi dai lupi e dai briganti, pregare i santi, toccare gli amuleti sui sentieri dall’Italia del Centro fino all’Italia del Sud.
La scelta di questo modello di museo di identità può essere replicata in molti altri centri italiani ed europei per ricostruire un segmento dell’articolata storia della Via della lana in Europa.
L’installazione è aperta ai ricercatori e agli studiosi, è dotata di un accesso per i disabili, sarà di nuovo operativa in primavera. E' già disponibile la guida di Michele Rak intitolata Museo della lana. Pecore, lana, formaggi, coltelli, santi, gioielli. La vita quotidiana della cultura pastorale sulla Via della Lana. a cura di Carla Rak (Argo editore, Lecce, Lecce 2022)