Livio Politano Figure/Paesaggi/Castelli/Cittadelle
Arte
Castello di Racconigi , Via Francesco Morosini, 5 , Racconigi, CN, 12035, Italia
16/09/2022 - 16/10/2022
Dopo le ultime due mostre personali di Livio Politano, ospitate dapprima presso la Sala Comunale Olivetti del Comune
di Beinette e quindi nell’ex chiesa di San Giovanni Battista in Borgo Vecchio a Fossano, ecco tornare all’attenzione del
pubblico la figura di Livio Politano (Beinette/Cn, 1937), con una mostra antologica allestita nelle sale espositive del
Castello di Racconigi, grazie alla cortese disponibilità della direttrice della residenza dottoressa Alessandra Giovannini
Luca e che presenta ai suoi estimatori e non solo una significativa rappresentanza del suo percorso artistico, a partire
dagli anni Sessanta del secolo scorso fino agli anni più recenti. L’esposizione antologica di circa sessanta opere ripercorre l’attività complessiva di oltre sessant’anni di vita artistica di Politano, che si è articolata nel tempo tra importanti
frequentazioni intellettuali, intrattenute a Torino, Roma, Firenze, Vicenza e altre località nazionali e internazionali, in
costante impegno creativo, e che è legata in particolare alle tecniche del disegno a pastello e alla pittura a olio e ad
acrilico, con basi preparate a strati di calce del Brenta, oltre che alla scultura in legno dipinto. Il visitatore, quindi, potrà
riflettere su alcuni dei temi iconografici che più sono stati al centro della ricerca espressiva dell’artista beinettese, dalla raffigurazione della figura umana e della natura morta in chiave di scomposizione neocubista, secondo gli stilemi
assimilati alla scuola torinese di Filippo Scroppo, al paesaggio neoespressionista rivisitato in forma di pagine rivoltate
o stracciate come di un diario intimo della realtà, dalle figurazioni simboliche delle mani rosse a quelle in aspetto nastriforme d’impronta neobarocca dall’invenzione caratteristica delle cittadelle, segmentate e turrite rappresentazioni
metafisiche di un mondo urbano rispettoso dell’ambiente naturale, alle successive oniriche proiezioni spaziali, dove
lo sguardo si perde tra le nuvole, rapito da un sogno di unione armonica tra uomo, città e natura, oggi più che mai da
considerare come un’urgenza decisiva per la difesa della nostra fragile esistenza umana.