Mondi sospesi

Arte

Via di San Francesco a Ripa 105/a, Roma, RM, 00153, Italia
16/02/2019 - 23/02/2019

In un’epoca in cui termini come “multiculturalismo” e “melting pot” sono utilizzati per descrivere una società di persone di nazionalità, religione e cultura diverse che vivono negli stessi territori, assistiamo contemporaneamente a rigurgiti di nazionalismi estremi che affermano che tale convivenza non sia auspicabile,perchè causa di distruzione dell’identità culturale e del benessere collettivo.
Questa mostra intende affermare il contrario.
Parafrasando le parole del principe Miškin, che ne “L’idiota” di Dostoevskij pronuncia la celeberrima frase “la bellezza ci salverà”, si vuole dimostrare che l’arte, dall’ incontro fra culture, può generare bellezza e arricchimento.
Lo scopo è evidenziare che un ponte tra mondi diversi non solo è possibile, ma esiste già. Per questo motivo le opere scelte per la mostra appartengono a un artista di origine egiziana che risiede in Italia da molti anni: Nasser El Gilani.
Artista eclettico, profondo conoscitore e compositore di poesie in lingua araba, unisce al suo background le influenze dell’arte europea contemporanea.
I suoi lavori nelle forme e nello stile ci ricordano l’arte espressionista e simbolista dei primi decenni del Novecento, cui si uniscono creativamente elementi di cultura araba. Versi di poesie, spesso autografe, compaiono nelle opere di Nasser sotto forma di eleganti calligrafie, rievocando l’antica tecnica che nel mondo arabo si usava soprattutto per scrivere i testi religiosi.
La scelta è dettata dall’esigenza dell’artista di mantenere vive le radici di un passato di cui andare orgogliosi, senza entrare in contrasto con uno stile di vita prettamente europeo e contemporaneo.
Il risultato è un universo artistico personalissimo dove presente e passato, poesia e pittura (o scultura), cultura araba e arte contemporanea europea, coesistono in straordinario equilibrio. Lo spettatore è catturato da uno spazio in cui due mondi s’intrecciano e magicamente restano sospesi, risvegliandosi alla fine del percorso con la sensazione di aver viaggiato in un sogno.