Mostra Trame. Il rosso corre sul filo presso l’Archivio di Stato di Napoli

Arte, Design, Moda, Architettura, Altro

Archivio di Stato di Napoli , via del Grande Archivio 5, Napoli, NA, 80138, Italia
27/11/2024 - 30/03/2025

Ancora qualche settimana per visitare presso l’Archivio di Stato di Napoli la mostra “Trame - Il rosso corre sul filo,” un'affascinante esposizione che ripercorre l’evoluzione simbolica e culturale del colore rosso, esplorato attraverso tessuti e documenti storici di straordinaria importanza.
Grazie alla collaborazione con la prestigiosa azienda tessile veneziana Rubelli S.p.a. e l’Archivio di Stato di Napoli, la mostra propone un viaggio culturale che intreccia storia, arte e industria. Il colore rosso emerge come protagonista assoluto di un percorso che narra secoli di trasformazioni culturali, tra lusso, potere e devozione.
L’esposizione offre una selezione di manufatti tessili di grande pregio, inclusi importanti reperti sacri e documenti dell’Archivio napoletano. Tra questi, spiccano le carte del Consolato dell’Arte della Seta, un’istituzione del Regno di Napoli che, attraverso regolamenti e statuti, governava la produzione e il commercio della seta, stabilendo regole ferree per la qualità, la quantità e i prezzi. I registri e i libri matricolari presenti, ricchi di miniature e decorazioni pergamenacee, testimoniano una Napoli vivace e industriosa, brulicante di botteghe di tessitori, tintori e mercanti, tutti impegnati nel soddisfare le esigenze di una nobiltà e di una borghesia desiderose di affermare il proprio status attraverso tessuti pregiati.
Per l’occasione Rubelli ha selezionato dal proprio archivio aziendale e storico una serie di documenti tessili (e non solo). Ovviamente tutti rigorosamente rossi.Nelle teche museali, in sequenza cronologica, l’iconico velluto veneziano ad inferriata tinto rosso kermes del XV sec. (velo da calice), un ricco lampasso cinquecentesco in seta e argento filato, un’ampia selezione di preziosi soprarizzi del XVI secolo di un rosso ancora intenso, dei piccoli frammenti di damasco di epoca barocca fino ad arrivare alle produzioni Rubelli del primo Novecento in chiave revival. Si possono ammirare anche le creazioni disegnate negli anni Trenta da Gio Ponti e Alfredo Carnelutti, di cui sono esposte le versioni tuttora in produzione.
In dialogo con quanto custodito nelle teche, un particolare allestimento realizzato con una selezione di nuovi tessuti che invitano a cogliere la continuità tra passato e presente.
Non poteva infine mancare un omaggio a Napoli con l’esposizione entro teca dei tessuti ignifughi realizzati appositamente da Rubelli per il Teatro San Carlo e per Palazzo Reale. Oltre ai tessuti, in mostra anche messe in carta, cataloghi e foto d’epoca, per un viaggio che racconta l’evoluzione della storica azienda veneziana.
Nel percorso espositivo, i visitatori potranno comprendere le tecniche di tintura che, a partire da pigmenti naturali come il chermes e la cocciniglia, permettevano di ottenere sfumature di rosso vivide e resistenti, fino a giungere all'introduzione dei coloranti sintetici nel XIX secolo. L’importanza di Napoli e Venezia come centri manifatturieri tessili viene evidenziata in un dialogo comparativo tra le due città, che condividono una ricca tradizione e una fitta rete di scambi commerciali e culturali.