Era Natura, di Al Fadhil

Arte

Museo Wilhelm Schmid, Contrada Prò 22, Brè sopra Lugano, Svizzera, 6979, Switzerland
03/09/2020 - 25/10/2020

Dal 3 settembre al 25 ottobre 2020, sarà visibile presso gli spazi del Museo Wilhelm Schmid la mostra monografica "Era Natura" di Al Fadhil, incentrata principalmente sulla ricerca estetica e l’impegno sociale dell’autore.
Al Fadhil rilegge gli aspetti più controversi dell’opera di Wilhelm Schmid attraverso un inedito dialogo sullo “stato sociale” e i suoi aspetti più controversi nell’epoca del progresso, dove la funzione dell'artista è essenziale per una seria riconsiderazione dei valori.

La scelta del titolo è mirata e carica di significati: anzitutto, invita alla riflessione partecipata sul sistema globale del vivere, in cui l'uomo- nel nome del cosiddetto benessere- continua a causare danni irreparabili giustificandosi con il miraggio della crescita economica; ora più che mai è fondamentale impegnarsi con rigore e determinazione per riparare i danni ecologici in corso, limitando la selvaggia espansione del profitto e proteggendo la condizione umana nel tempo presente, malgrado vi siano numerose incognite.

L'artista, guardando alla società attuale, ne affronta alcuni punti dolenti di radicale importanza: diseguaglianza, migrazioni, consumismo irresponsabile e strapotere esercitato dalle multinazionali stanno trasformando il pianeta irrimediabilmente. Esprime il suo punto di vista tramite pittura, installazione, object trouvé e fotografia, ma non solo: consapevole dell'importanza delle argomentazioni trattate, ha invitato cinque fotografi che integreranno l’esposizione con ulteriori visioni fotografiche en plein air: Aissa Deebi, Giuli Gibelli, Maurizio Molgora, Domenico Scarano e Dragan Stevanovic.

La poetica di Al Fadhil converge così con quella di Wilhelm Schmid: artista anticonformista, dovette affrontare l'atteggiamento ostile del nazismo fino ad essere considerato “degenerato”, tanto che alcune sue opere furono messe al bando. Schmid realizzò anche un dipinto di notevoli dimensioni, La Cena, per l’Esposizione nazionale delle belle arti del 1946: una rappresentazione dell’Ultima Cena, opera successivamente considerata apocrifa e prontamente censurata dal Consiglio Federale.

Il progetto è promosso dal Circolo Pasquale Gilardi e coadiuvato dal Dicastero cultura Città di Lugano, Svizzera.

AL FADHIL
Nato a Basrah, in Iraq, il 14 novembre 1954 ma registrato il 1^ gennaio 1955, si diploma nel 1977 all'Istituto d'Arte di Baghdad. Ha iniziato la sua pratica artistica nei primi anni Ottanta, dopo gli studi all'Accademia di Belle Arti di Firenze, Italia. Dalla metà degli anni Novanta si avvicina a tematiche sociali e ambientali, sviluppando la ricerca attraverso azioni aperte al dibattito, dirigendo racconti visivi e testuali, offrendo stimoli per guidare lo spettatore verso una riflessione partecipata. I punti di riferimento spaziano dalla storia personale a quella di cittadino cosmopolita, dalle problematiche legate alla libertà, alle emergenze sociali nonché al senso di provvisorietà. La produzione artistica si caratterizza per l'uso di diversi media e si muove apertamente tra pittura, object trouvé, installazione, fotografia, video e performance.