NON ORA
Arte
Acquedotto augusteo del Serino, Via Arena Sanità, 5 , Napoli, Italia, 80137, Italia
08/05/2025 - 18/05/2025
La mostra "NON ORA" dell'artista irpina di adozione napoletana, Grazia Famiglietti esplora il tempo nelle sue molteplici declinazioni: filosofiche, linguistiche e antropologiche, con un focus sulla percezione tipicamente meridionale del futuro come “presente sospeso”.
Attraverso oli, acrilici e pigmenti su tela – arricchiti dall'uso di oro come elemento atemporale – le opere indagano diverse tematiche quali il tempo ciclico (Nietzsche, Eraclito) contro quello lineare; Il Kairós (l'attimo opportuno) e l'Utopia come motore del cammino; Il labirinto borgesiano come metafora delle biforcazioni temporali e, infine, il linguaggio e la cultura napoletana come rivelatori di un rapporto unico con il tempo futuro la cui concezione, popolare e colta, nell’arco della storia della città si è alimentata e definita attraverso una caleidoscopica sintesi di un antico sapere filosofico proveniente da tante e diverse culture mediterranee.
Come spiega la curatrice, “l’'Acquedotto Augusteo del Serino – gestito dall'Associazione VerginiSanità – è il luogo ideale per questa mostra. Ci sono ridondanze di segni significativi tra il sito e le opere dell’artista che immediatamente abbiamo avvertito. Segni che tornano sotto forme diverse a creare un vero e proprio Simbolismo del tempo che lega lo spazio alla mostra. Costruito nel I secolo d.C., l'acquedotto infatti, è un ponte, un vero e proprio monumento al tempo sospeso tra passato e presente, in cui l'acqua, elemento centrale, è metafora del tempo che scorre in un luogo che, proprio al tempo, ha resistito grazie a una secolare stratificazione di interventi. C’è la fissità del luogo, in cui è possibile camminare lì dove i romani fecero, e lo scorrere degli elementi, l’acqua e il tempo: fluidità e fissità, un’aporia che l’artista cerca di problematizzare e accogliere, di osservare e risolvere nelle sue tele.
Il sito dell’Acquedotto Augusteo, così, dialoga con le opere in mostra attraverso una serie di elementi: la precisione lineare del flusso, che in Grazia è precisione del tratto; la ciclicità storica della sua manutenzione sacra, che è un eterno ritorno, titolo di una delle tele; attraverso le sue stratificazioni di calcite – autentico archivio materiale del tempo – che rispondono all'oro incorruttibile usato in quasi tutte le opere, mentre i cunicoli replicano fisicamente il labirinto borgesiano dell'artista. Come l'acqua del capolavoro di cronometria idraulica quale è l’acquedotto augusteo del Serino, ha dissetato Napoli per secoli, la mostra 'NON ORA' vuole nutrire la riflessione sul tempo, trasformando uno spazio storico in un crocevia di arte e filosofia".