paesaggi improbabili – RELIGAMEN
Arte
Palazzo Andrea Doria 17, Piazza San Matteo, Genova, GE, 16123, Italia
29/05/2021 - 18/09/2021
Il giorno 29 maggio presso Sharevolution Contemporary art a Genova apre la mostra Paesaggi improbabili - Religamen dell'artista ticinese Stefania Beretta con la curatela di Viana Conti.
È rilevante la scelta del latino per il titolo, termine che richiama, nelle sue varie definizioni, il concetto di legame: in questo caso si tratta della correlazione e dell’interazione di figure reali – concettuali di elementi naturali e antropologici, come l'albero, l'acqua o la natura e il filo.
Non secondario è l’interesse per le modalità sinestetiche di interazione fra i materiali che compongono le opere stesse. La serie dei paesaggi improbabili, iniziata nel 2006, è infatti connotata dall’intervento di cucito sulla stampa fotografica, inizialmente a macchina, successivamente a mano. Si tratta pertanto di un ciclo a carattere transmediale, comprendendo fotografia, scrittura manuale, monocromo/policroma e sequenze di fermi-immagine virtualmente filmiche, dando quindi tre diversi livelli di lettura: visuale, gestuale e infine dinamico – temporale. Grazie all'intervento manuale, il lavoro di Stefania Beretta muta dallo statuto epistemologico di fotografia d’arte riproducibile in serie a oggetto estetico unico e irripetibile, sia nell’interpretazione critica sia nella visione dello spettatore.
I soggetti delle opere dell’artista svizzera, in particolare l’acqua e l’albero (della vita), richiamano una sorta di architettura celeste densa di risonanze cosmico – alchemiche. Scrive la curatrice Viana Conti: “È infatti la qualità simbolica e archetipica degli elementi scelti dall’artista che conferisce quello spessore mentale, visuale, lirico-narrativo, associativo-immaginale, contemplativo, che fonda la poetica di Stefania Beretta. In una sequenza di fermi-immagine figurali, si condensano flash di presente e passato, in cui affiorano eventi attuali o remoti, elaborati consciamente o rimossi”. È così che progressivamente prende forma, di opera in opera, la trama di un film il cui esito finale è la vita di un’artista sul sentiero.