Panorama. Approdi e derive del paesaggio in Italia

Arte

Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna , Via delle Donzelle 2 , Bologna, BO, 40126, Italia
26/12/2018 - 13/12/2018

Il paesaggio italiano nella storia dell’arte contemporanea, con un dialogo tra i dipinti, le sculture, i video, le fotografie e le installazioni di artisti nati tra gli anni ‘60 e gli ’80 e un nucleo di opere realizzate da figure di spicco del XX secolo. Da sabato 26 gennaio a sabato 13 aprile 2019, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna promuove e accoglie – nei suoi spazi di via delle Donzelle 2 a Bologna – la mostra “Panorama. Approdi e derive del paesaggio in Italia”, a cura di Claudio Musso. Cinquanta le opere in esposizione firmate da 17 artisti contemporanei che si confrontano con gli scenari industriali di Antonio Sant’Elia, una grande tela di Mario Schifano, alcuni scatti iconici di Luigi Ghirri e i progetti distopici del Superstudio.

“La mostra intende indagare un genere caro alla storia dell’arte, il paesaggio. Gli artisti invitati – spiega il curatore – hanno sviluppato nelle loro ricerche individuali e collettive un approccio inedito alle questioni aperte dalla catena di relazioni tra natura e architettura, mappa e territorio, realtà e rappresentazione. Le opere esposte – continua Musso – pur realizzate attraverso un’ampia varietà di proposte e tecniche, dimostrano la necessità comune di indagare le principali questioni legate alla concezione del paesaggio nel mondo contemporaneo: dalla politica all’ecologia, dalla cultura al turismo”.

Il concetto di paesaggio ha subito nel corso del Novecento una travolgente evoluzione: discipline come l’architettura, l’antropologia, la sociologia, la semiotica, hanno aperto un dibattito, ancora in corso, nel quale le arti visive hanno avuto un ruolo di primo piano. La natura ambigua della parola stessa “paesaggio” fa sì che entro il suo campo semantico si collochino accezioni che nei decenni hanno dimostrato di essere in continua contraddizione: l’urbano e l’extraurbano, il centro e la periferia, l’ordine e il disordine, lo spontaneo e il programmato.

Un precedente illustre rende Bologna la città perfetta per ospitare la mostra: a cavallo tra il 1981 e il 1982, infatti, alla Galleria d’Arte Moderna (GAM) un comitato guidato da Tomàs Maldonado organizzava una manifestazione intitolata Paesaggio: immagine e realtà, il cui catalogo risulta ancora oggi uno strumento importante di analisi e approfondimento. A più di 35 anni di distanza, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna riallaccia quel filo offrendo una “ veduta panoramica” sulla nuova scena artistica, tra continuità e discontinuità.

La mostra è accompagnata e affiancata da un libro/catalogo che, oltre a raccogliere un ricco corredo iconografico con le opere in mostra e altre opere degli artisti dedicate al tema, si arricchisce dei testi commissionati dal curatore a Massimo Leone, semiologo e professore ordinario dell’Università di Torino, e a Piero Zanini, antropologo e docente presso l’ENSA di Parigi e, inoltre, di una corposa bibliografia illustrata. Il progetto grafico è stato affidato allo Studio Filippo Nostri e l’edizione a Danilo Montanari.

La mostra “Panorama. Approdi e derive del paesaggio in Italia” si aggiunge alle esposizioni tematiche organizzate dalle Fondazione del Monte, che evidenziano l’attenzione e l’impegno costante verso il contemporaneo in occasione di Arte Fiera. La mostra rientra nell’ambito di ART CITY Segnala 2019.