PROGETTARE IN CARCERE Una mostra su ‘didattica – ricerca – azione’ nel e con il carcere di Milano San Vittore.

Architettura

Politecnico di Milano Facoltà di Architettura, Via Ampère 2 , Milano, Mi, 20133, Italia
07/05/2025 - 26/05/2025

Nell’atrio della Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni è stata inaugurata Progettare in Carcere, una mostra sulla didattica in carcere che propone la duplice prospettiva dell’architettura e del design, con il fattore comune delle pratiche sul campo e del coinvolgimento di studenti in azioni progettuali in contesti marginali.

L’evento è parte del programma della Civil Week Milano 2025 “L’Europa siamo noi”.

Mostra a cura di:
Marianna Frangipane e Gianfranco Orsenigo (ricercatori DAStU – Laboratorio Carcere – Politecnico di Milano)

Descrizione mostra
La mostra racconta esperienze didattiche svolte dal gruppo di ricerca Laboratorio Carcere, nate in dialogo con la Casa Circondariale di Milano San Vittore – Francesco Di Cataldo, sviluppate nell’ambito di Off Campus San Vittore, lo spazio di ricerca e didattica responsabile aperto, nell’ottobre 2022, dal Politecnico di Milano.

Oltre 300 fogli di carta ospitano i frammenti di un percorso che unisce didattica, ricerca e azione attraversando due muri simbolici: quello della ricerca, che racconta le sperimentazioni pregresse e in corso negli istituti penitenziari milanesi e quello della didattica, che raccoglie in un percorso unitario le diverse esperienze formative nelle forme dei laboratori, tirocini, workshop, tesi di laurea, svolte nell’ambito di Off Campus San Vittore. Al centro della mostra, un grande modello componibile di San Vittore rappresenta l’approccio parziale, incrementale e tentativo con il quale il gruppo di ricerca affronta il “problema carcere”. Il carcere rappresenta infatti una questione civile aperta e dolorosamente urgente nonostante l'impegno quotidiano di dirigenti, operatori e terzo settore, e l'esistenza di un avanzato ordinamento giuridico, in Italia mancano ancora risposte efficaci.

I progetti in mostra sono tutti svolti in dialogo a partire dall’ascolto di suggestioni, desideri, bisogni concreti che vedono nello spazio un dispositivo di cambiamento possibile. Ogni esperienza è pensata per ‘rilasciare qualcosa’: rilevare domande, stimolare immaginari, costruire attrezzature concrete, attivando dispositivi di trasformazione e relazione sia materiali che immateriali, tra dentro e fuori le mura. Pur nella loro diversità, questi frammenti compongono un’unica narrazione: un progetto politico che si propone di mettere in discussione il presente per immaginare e un futuro migliore.

‘Progettare in Carcere’ promuove un atteggiamento attento e critico, vuole essere l’occasione di aprire ad un numero sempre più ampio di studenti e cittadini la riflessione su cos’è e cosa dovrebbe essere, e non-essere, il carcere nella nostra società.

Off Campus San Vittore
Off Campus San Vittore opera nel carcere per costruire nuova conoscenza sui luoghi della reclusione e avvicinare carcere e città. Lavora su narrazioni alternative, analisi delle relazioni interne, architettura e abitabilità degli spazi. Sviluppa anche progetti fuori dal carcere, legati al rapporto tra reclusione e società, con attività culturali condivise. All’interno di Off Campus San Vittore è presente lo Sportello Giuridico della Clinica Legale gestito dall’Università Bocconi e dall’Università di Milano-Bicocca. Opera nell’ambito di Off Campus San Vittore il gruppo di ricerca multidisciplinare Laboratorio Carcere, attivo dal 2014.

Laboratorio Carcere
Laboratorio carcere è il gruppo di ricerca multidisciplinare e interdipartimentale del Politecnico di Milano che sperimenta sul campo azioni di cambiamento di e con il sistema carcere italiano: dal 2014, svolge attività di indagine e progetto della forma dello spazio del carcere e dei modi di abitarlo (Dipartimento di Architettura e Studi Urbani); dal 2020, sviluppa anche progetti di co-design e narrazione (storytelling collaborativo, video-documentazione, multimedialità e comunicazione) per generare e veicolare un nuovo immaginario del carcere (Dipartimento di Design). Insieme, le due anime del gruppo lavorano per supportare reti di relazioni interne ed esterne attraverso il coinvolgimento di molti stakeholder e a diversi livelli.