Quando qualcuno parla c’è la luce

Arte, Teatro, Arti Performative

Teatro Accademico, via Giuseppe Garibaldi 4, castelfranco veneto, TV, 31033, Italia
06/09/2025

Centorizzonti 2025 prosegue la sua ricca programmazione con una straordinaria prima regionale site specific: sabato 6 settembre, al Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Claudia Fabris presenta “Quando qualcuno parla c’è la luce”.

L’artista padovana, la “performer gentilmente nomade”, nota come “La Cameriera di Poesia”, da anni attraversa la penisola con una performance durante la quale propone una “ristorazione dello spirito” attraverso le poesie. I suoni e i canti vengono serviti in cuffia, dal vivo, agli ospiti, generando un abbandono all’ascolto, reso possibile dalla drammaturgia e dall’intimità che le cuffie consentono. Durante “Quando qualcuno parla c’è la luce”, l’artista vuole ricreare la medesima condizione di abbandono e di benessere ponendo però gli ascoltatori al buio, con la voce amplificata. Attraverso il buio e la voce, come filo d’Arianna, gli spettatori saranno condotti in un viaggio nella parola e nel suono.
A Castelfranco Claudia Fabris proporrà una nuova versione del lavoro eseguito un anno fa a Bitonto, pensata e studiata appositamente per la nuova ambientazione: un Organo di Luce ispirato alle lampade teatrali di Leonardo Da Vinci. Nel tempo necessario per accenderlo e spegnerlo, la visione di forme di puro colore tremanti sarà accompagnata da una drammaturgia, un testo in cuffia ispirato dalla relazione tra la luce e la voce.
“Quando qualcuno parla c’è la luce” è uno spettacolo di e con Claudia Frabris; Organo di luce è un’installazione luminosa di Claudia Fabris; riprese e montaggio video sono a cura di Giuseppe Valentino. Il video riprende l’Organo di Luce di Claudia Fabris messo in scena al Sancti Nicolai Convivium di Bitonto per “La Luce della Voce - Verso Sud 2024”.
Lo spettacolo fa parte del progetto di Centorizzonti 2025, realizzato con il coinvolgimento di 14 Comuni delle province di Treviso e Vicenza, in collaborazione con l’associazione culturale Echidna e con la direzione artistica di Cristina Palumbo.