QUARANTENA
Arte, Arti Performative
Viale Ercole Marelli , Sesto San giovanni , Mi, 20099, Italia
21/02/2020 - 31/05/2020
La libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.
Pietro Calamandrei
Confinata in una foglia, osservo il mondo. La mia quarantena odora di te, che mandi respiri al vento.
Alda Merini
Nicola Mette
QUARANTENA
Progetto - Performance/ azione studio-casa dell’artista
Sesto San Giovanni (MI) -
Performance in quarantena
La nostra libertà e serenità è stare a casa
La nostra condanna è stare a casa
Capisco i cani legati alle catene nella loro casa. È così che mi sento.
Il mio corpo fa terrore alla gente
Ho paura di toccare un altro corpo
Il mio corpo non lo tocca nessuno
Il mio corpo deve stare a 1 metro dal tuo
Il tuo corpo deve stare 1 metro dal mio
Il mio corpo sessuale è in quarantena
Cuore in quarantena
Corpo covid-19
Polmonite in quarantena
Lockdown
Quarantena è un progetto grafico e performativo che l’artista Nicola Mette ha realizzato del suo studio - casa a Sesto San Giovanni a Milano.
Una Quarantena che vuole esprimere quello che ormai provano buona parte delle persone del mondo, isolate all’interno delle proprie case, a causa di un virus – invisibile – che colpisce il nostro corpo.
Un corpo quello dell’artista diverso dal solito, nascosto e imprigionato tra le mura della sua casa.
Una casa e una catena costruite di cartone, l’unico materiale che l’artista è riuscito a reperire.
Incatenato ad una casa, in un isolamento forzato, l’artista – in piena pandemia – vuole testimoniare quello che accade nel mondo.
Un virus che allontana le persone, mettendone in difficoltà il corpo e i sentimenti, creando convivenza forzata delle famiglie, esponendo il corpo delle donne a rapporti di coppia violenti, un virus che lascia le persone da sole negli ospedali, un virus che se la prende con i più deboli e vulnerabili, un virus che mette ansie e preoccupazioni.
Il corpo dell’artista diventa pericoloso per il pubblico e viceversa il pubblico pericoloso per l’artista.
Nicola Mette rappresenta il proprio isolamento incatenato ad una casa che trascina forzatamente verso una libertà voluta da tutti.
La casa e le catene realizzate in cartone verranno bruciate dall’artista una volta che la pandemia sarà debellata, con una Performance/azione che vuole ricordare le tante vittime che questo virus ha ucciso in silenzio e festeggiare la libertà di uscire dalle nostre case, spezzando le nostre catene.