shuzo azuchi gulliver presentazione del catalogo
Arte
via solferino 56 , milano, milano, 20121, Italia
11/10/2018
Comunicato Stampa
SPAZIOTEMPORANEO
Giovedì 11 Ottobre alle ore 18:30
Presentazione catalogo
SHUZO AZUCHI GULLIVER
con Eleonora Fiorani e Patrizia Serra
testi in catalogo di Eleonora Fiorani, Mihoko Nishikawa
"I am also Quantum. (Milano 2018)"
Mostra a cura di Eleonora Fioriani
in collaborazione con Maria Rosa Pividori -10.2! - Yoshiko Okamoto - SAGYO
Il terzo occhio – l’occhio di Buddha o della mente
È dal nulla che nella filosofia orientale si genera il mondo ed è dallo zen e dalla fisica dei quanta che si fa ispirare la recente serie di opere di Shuzo: dall’entità inestesa del punto, dalla teoria del campo del relativismo che hanno mutato i concetti di tempo e di spazio, che diventa proprietà delle cose, intrinseca relazione processuale, così che si danno più spazi relativi a quanti punti di vista e procedure sono possibili. Così in Shuzo è nella circolarità che prendono avvio e vita una seria potenzialmente infinita di mondi possibili, collocati in un altro tempo, il 2047, mondi della mente da percepire e da leggere, mondi sinestetici da toccare, da annusare, da ascoltare nelle musicalità delle forme e dei colori.
La prima immagine è quella di un mondo-galassia in formazione, un mondo dell’origine prima che le cose prendano ad essere, un mondo di bianchi solcati da linee e macchie nere in cui già vediamo nel centro prospettico una minuscola rosata sfera. Seguono i mondi dalle complesse tessiture e ricami di colorate morbide superfici o stoffe, illuminate dalla grazia dei petali e dalla poesia di un fiore, di una foglia, di un ramo. Mondi rosa, viola, blu, attraversati da bianchi coni di luce abbagliante, mondi in cui i neri e i blu mimano il cielo, i verdi scuri richiamano le foreste e i marroni le montagne. Mondi onirici, mondi di Alice in chiave zen o del terzo occhio della mente di un Buddha. E arrivano poi inaspettati bruni mondi alla Escher, rigorosi e geometrici e dai cupi e freddi colori, mondi fatti di piani e superfici solcati da scritte, da lettere e parole, mondi inglobanti e ingoianti nella loro lucida e rigorosa prospettiva che aprono sull’ignoto ma anche sono attraversati da coni di luce di un altrove dell’anima. Ed ecco allora apparire il mondo-occhio in cui dominano i puri colori, il marrone e il blu della cornea, il blu e i gialli dell’iride e non vi è più spazio per le cose.
Gli alfabeti delle forme che si aggiungono ai mondi che Shuzo chiama Quanta mi appaiono come ciò che di questi mondi resta e contemporaneamente come ciò che è in grado di rigenerarli. Perché i mondi si diano è infatti necessario immaginarli ed è questo il dono più prezioso dell’arte quello di darci menti e occhi per immaginare a aprire al possibile e all’impossibile, all’imprevisto e al caso e per ciò stesso alla speranza.
Eleonora Fiorani
La mostra proseguirà fino al 13 Ottobre 2018
Spaziotemporaneo
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