VULCANICO
Arte
GALLERIA CONTEMPO, Via Tomaso Maier 48/A, Pergine Valsugana , (TN) , 38057, Italia
22/09/2018 - 06/10/2018
Per celebrare il suo primo anniversario la GALLERIA CONTEMPO ospita una mostra personale dedicata all`arte astratta informale dell`artista abruzzese Silvio Formichetti che porta in Trentino una raccolta di una ventina di lavori degli ultimi anni, dopo aver esposto alla Biennale di Venezia, Parlamento europeo a Bruxelles, musei, gallerie civiche e private, centri culturali a Roma, Berlino, Praga, Mantova, Pescara e Sofia.
La mostra, a cura di Anna Amendolagine, esprime un linguaggio artistico originale e emozionante, muovendo da una tecnica pittorica che rammenta il dripping gigantesco, elabora delle composizioni di vigore espressivo attraverso allusioni segniche. Lasciato il modello tradizionale dell`arte figurativa e paesaggistica, Formichetti (classe 1969, Pratola Peligna, Abruzzo) crea mondi vibranti, dove il colore ha un posto principale come un oggetto isolato. L`oggetto di percezione, di osservazione, di attenzione. E`un segno dello stato d’animo, di una eruzione delle emozioni e di libertà interiore. Una continua osservazione e analisi dei rapporti tra segno e spazio, tra superficie e gesto, tra colore e linea, tra realtà e falsità.
“Silvio Formichetti è un pittore vulcanico che ha sposato l’informale astratto e gli è sempre rimasto fedele. Sotto la crosta dell’abruzzese doc si genera il magma formato da una massa fusa di idee, passioni, sentimenti, emozioni. E’ in atto un dialogo infuocato con la sua anima”, scrive su di lui la curatrice di Roma Anna Amendolagine, e continua “L’esposizione si caratterizza per la vulcanica energia creativa che l’artista trasferisce nelle sue opere; si tratta di pittura astratta, che si distingue per l’assenza di immagini e per il vigore dei colori e del gesto pittorico. I colori usati sono nei toni primari forti: rossi, gialli e blu accostati a quelli secondari/e loro combinazioni anch’essi sui toni violenti: verdi, aranci e violetti incandescenti. Non mancano un paio di lavori in bianco e nero, decisamente più discreti e più riposanti per l’occhio. La tecnica è mista: olio, tempera, acrilici”.
Silvio Formichetti nasce a Pratola Peligna (AQ) nel 1969, dove vive e lavora. Pittore autodidatta ritrae nei suoi primi lavori nudi femminili e paesaggi dell’entroterra abruzzese. Dalla metà degli Anni ’90 si interessa alla pittura informale, da Pollock a tutta l’Action Painting americana e a Dova, Afro, Vedova e Hans Hartung. Nel 1999 passa all’astrattismo segnico e gestuale fino a vederlo protagonista, nel 2011, alla 54° Biennale di Venezia nel padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno è impegnato nella personale “Dialogo con l’infinito” al Chiostro del Bramante di Roma. Da quel momento in poi si annoverano numerose esposizioni in tutt’ Italia. Con due importanti esposizioni in Bulgaria nel 2012, a Sofia e a Varna, iniziano i suoi riconoscimenti internazionali che lo vedono protagonista a Bruxelles presso il Parlamento Europeo nel 2013 e a Berlino nel 2015.
“Vulcanico”, la mostra di segno–gesto-materia dell’artista Silvio Formichetti presso la Galleria Contempo sarà visitabile fino al 6 ottobre.