WeWorld Festival: l’emergenza della violenza sulle donne si fa arte con le opere di Ciriaca+Erre e Chiara Corio

Arte

Piazza Gae Aulenti, 10, 20124 Milano MI, milano, mi, 20124, Italia
24/11/2017 - 26/11/2017

Milano, 13 novembre 2017 - L’emergenza della violenza sulle donne si trasforma in arte al WeWorld Festival, la kermesse in programma dal 24 al 26 novembre a Milano, presso l’UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti.

Durante la tre giorni ideata da WeWorld - Organizzazione non Governativa che da quasi vent’anni si occupa di difendere i diritti delle donne e dei bambini in Italia e nel mondo - infatti, le artiste Ciriaca+Erre e Chiara Corio presenteranno la propria personale riflessione sul tema della violenza di genere e dell’empowerment femminile, fil rouge dell’intera manifestazione.

Si muove su suggestioni audio-visuali il progetto che l’artista materana di fama internazionale Ciriaca+Erre, il cui lavoro spazia dalla dalla performance al video, dalla pittura alla fotografia, dalla scultura all’istallazione. In esclusiva per il We World Festival, sabato 25 novembre alle ore 17, l’artista presenterà in prima assoluta il suo ultimo lavoro dal titolo “SUSPENDED WITCHES 2017”, a cui seguirà l’incontro “Il corpo dell’Arte tra identità e giustizia” a cui parteciperanno l’artista Ciriaca+Erre, le critiche d’arte e curatrici Ginevra Bria e Francesca Guerisoli.

Il nuovo capitolo della sua ricerca sull’identità femminile e la violenza sulle donne vede l’artista impegnata in un viaggio attraverso il nord Africa fino al Ghana alla scoperta dei villaggi in cui, dal 1800 a oggi, vengono isolate le donne accusate di stregoneria. L’evolouzione umana, i suoi comportamenti dominanti e la rinascita dell’identità femminile sono al centro del video; tra le citazioni presenti nell’opera quella dell’ingegnere medico Mae Jemison prima donna afroamericana nello spazio, Emmeline Pankhurst figura centrale e guida del movimento delle suffragette e Lise Meitner, prima donna fisico a spiegare la fissione nucleare, a cui vennero preclusi il premio Nobel e ancora prima l’università, allora vietata alle donne.

L’artista Ciriaca+Erre, la critica d’arte e sociologa Francesca Guerisoli autrice del libro "Ni una más. Arte e attivismo contro il femminicidio” e la critica e curatrice d’arte Ginevra Bria, che ha curato con Adelina Von Fustenberg la recente mostra “Africa. Raccontare un mondo” al Pac, parleranno di come l’identità femminile si sia affermata in differenti epoche e culture, in un viaggio che partendo dall’Africa arriva in America Latina, senza tralasciare la cultura occidentale.

“Io mi rialzo” è invece il titolo della mostra dell’artista milanese Chiara Corio in esposizione permanente per i tre giorni di Festival negli spazi dell’UniCredit Pavilion: una trentina di quadri di piccole dimensioni realizzati con materiali di riciclo - cartoline, inviti, sacchetti della spesa, stoffe, circuiti di computer, perline, piume, mappe, etichette - dove l’artista riflette sulla violenza di genere, sessuale, fisica, psicologica, e sul femminicidio attraverso le immagini di donne, che nel corso dei secoli hanno lasciato un segno forte del loro pensiero. Dall’arte alle scienze dalla politica all’ecologia e alla letteratura; la galleria tutta al femminile di Chiara Corio si popola di volti entrati nell’immaginario collettivo di più generazioni: da Tina Modotti a Frida Khalo, da Arundhaty Roy a Malala, da Jane Austen ad Alice nel paese delle Meraviglie.

In esclusiva per il We World Festival, inoltre, saranno esposte al pubblico 9 opere inedite, 9 ritratti di donne che, segnate da un passato difficile, hanno risposto alla violenza in maniera diversa: dalle dive di ieri e di oggi come Louise Brooks, Rita Hayworth e Amy Winehouse a Franca Viola, prima donna italiana a rifiutare un matrimonio riparatore e che divenne nel dopoguerra simbolo dell’emancipazione femminile.

Tutti gli incontri sono aperti al pubblico previa registrazione sul sito www.weworld.it/weworldfestival o inviando una mail a festival@weworld.it