Yumi Karasumaru: The Storyteller, Kataribe 2019- Make yourself at home
Arte
Via San Vitale, Bologna, Bo, 40100, Italia
01/02/2019 - 03/02/2019
Dal 1 al 3 febbraio 2019 la casa-studio di Yumi Karasumaru diventa sede della performance The Storyteller, Kataribe 2019- Make yourself at home. In un ambiente intimo e famigliare, 5 persone alla volta potranno scegliere una storia tra le 3 che verranno loro proposte attraverso altrettanti cartelli. L’artista si trasforma in una saggia vecchietta, una sorta di misterioso “fantasma”, e inizia il racconto.
Pittrice e performer, Yumi Karasumaru riesce sempre a sorprendere per l’intelligenza e l’ironia con cui riesce a raccontare il passato della propria terra, quel Giappone che nel Novecento è stato un protagonista mondiale oltre che un enigma che ancora affascina l’Occidente. I suoi lavori rispondono sempre coerentemente alla poetica di mettere insieme elementi storici tratti dal passato del Giappone con storie legate alla cultura popolare attuale o con leggende tradizionali.
Precedentemente ha usato una tecnica performativa, che faceva diventare il proprio corpo un’unità inscindibile con le immagini proiettate di fotografie ponendosi poi in parallelo al lavoro pittorico che dalla metà degli anni novanta ci racconta storie provenienti dalle cronache e dalle tragedie del novecento nella sua terra d’origine.
Oggi si propone come vera e propria storyteller, un’attrice che interpreta il ruolo di una vivace vecchietta che invita le persone invitate a scegliere tra una delle tre storie proposte che lei poi racconterà. I visitatori ricevono un tè e un mandarino, come se fossero andati a trovare un’anziana parente per una visita di cortesia. In questo clima domestico Yumi Karasumaru narra le sue storie diventando una figura fuori dal tempo, entrando e uscendo di scena come un’apparizione restituita al tempo attuale da una dimensione antica e da una cultura distante dalla nostra. E tutte le storie ci raccontano di dimensioni eterne, di un senso della disciplina e del dovere ai limiti della realtà, come quella di Onoda, militare giapponese per cui la Seconda guerra mondiale non era finita nel 1945 e continuò a combatterla da solo in un’isola delle Filippine finché nel 1974 non lo convinsero del contrario.
Tutta l’arte di Yumi Karasumaru è narrativa, il suo è un grande romanzo attorno alla sua esperienza di vita e alla memoria personale oltre che collettiva del popolo giapponese. Nelle performance, con la consueta grazia e seduzione, ci immerge in atmosfere sognanti seppure estremamente intrise di un realismo duro e concreto. Queste sue performance sempre ambientate nella sua casa-studio, la vedono agire in una dimensione più teatrale, in cui le immagini diventano dei luoghi mentali da abitare, sono le scene delle sue narrazioni, vere eppure al limite della credibilità.
La performance è a cura di Valerio Dehò e promossa da Mizuma Art Gallery, Tokyo – New York – Singapore.
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